Il “Progetto Belluno” è stato presentato al Park hotel Villa Carpenada, alla presenza dei vertici di E-distribuzione e delle autorità locali. E-distribuzione ha realizzato il pieno rinnovamento della rete elettrica bellunese di media e bassa tensione, nato dopo il drammatico inverno 2013/2014, quando le nevicate di Santo Stefano e del 31 gennaio 2014 avevano creato gravi disservizi in 44 comuni del Bellunese, lasciando al buio per giorni 68 mila clienti, ha portato ad investire 27 milioni di euro in provincia. Con questi interventi, come è facile valutare, ora la rete elettrica è più sicura, anche in caso di maltempo o di anti blackout; in buona sostanza, tutto è stato obbligatoriamente fatto per rendere la rete più intelligente e resiliente, vale a dire in grado di sopportare anche eventi meteorologici di una certa intensità, con largo spazio al rispetto dell’ambiente, d’intesa con gi enti locali. Questo il riassunto del Piano: tre nuove cabine primarie, a Somprade, Pelos e Cencenighe, in grado di alimentare le utenze anche nel caso venissero a mancare iniezioni dalla rete di alta tensione; 200 km di linee in cavo isolato di ultimissima generazione, in sostituzione del conduttore aereo nudo; 46 cabine secondarie rinnovate e dotate di sistemi di automazione avanzati per risolvere i disservizi in pochi minuti; 52 km di nuove linee interrate, per ridurre i rischi causati dagli alberi che possono cadere sui cavi. Questi i numeri del progetto che ha portato a rinnovare interamente la rete. L’AD di E-distribuzione Vincenzo Ranieri ha precisato: “dobbiamo fare i conti con il meteo e dare risposte ai nostri clienti ed è stato deciso di anticipare il fattore meteo”. Fondamentale è stato l’intervento sulle cabine primarie, nodi del sistema elettrico perché ricevono l’energia ad alta tensione, la trasformano e la distribuiscono sulla rete che finisce nelle case. Come annunciato nel triennio 2018-2020 saranno investiti in Veneto e Friuli altri 500 milioni di euro per migliorare la rete di media e bassa tensione. Gli interventi fatti finora hanno già permesso di dimezzare la durata delle interruzioni rispetto al 2013, si punta a fare ancora meglio. “Il Progetto Belluno ha coniugato innovazione tecnologica e qualità del servizio nel pieno rispetto delle peculiarità di un territorio unico”, ha concluso Ranieri.