Il 5 luglio a Parigi è stato decretato e la premiazione sarà ad ottobre: la scelta per il Nobel della potatura riguarda un agronomo friulano che si chiama Marco Simonit, il quale con il socio Pierpaolo Sirch ha sviluppato un vecchio metodo di potatura soffice applicandolo alla moderna vitivinicoltura. Egli (foto) è il vincitore del Premio Nobel della letteratura vitivinicola 2018, cioè il riconoscimento assegnato dalla Giuria internazionale dell’Oiv, l’autorevole Organisation International de le Vigne et du Vine. La versione francese del “Manuale di potatura delle vite: Guyot” (“Guide pratique de la taille guyot – Prévenir les maladies du bois”) è stata premiata “per il contributo dato alla promozione dell’immagine e della cultura del vino”, ha puntualizzato Jean-Marie Aurand, Direttore Generale dell’OIV.
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