Il Lagazuoi Cairn Festival è l’occasione per erigere “ometti” in un paesaggio di incomparabile bellezza. Dal 14 luglio fino a domenica 29 luglio gli iscritti, singoli o a coppie, potranno esprimere il loro equilibrio in quaranta postazioni assegnate per estrazione lungo il percorso tra il rifugio Lagazuoi e la vetta del monte omonimo. Di fronte alla meraviglia delle Dolomiti, veri cairn naturali, ogni partecipante creerà la sua opera utilizzando solo i sassi liberi raccolti nei dintorni della propria postazione, senza entrare in conflitto con quelle vicine(foto Buonviaggio.Italia). La singolare competizione terminerà con la votazione della giuria e la premiazione della creazione migliore. A seguire la votazione del pubblico per determinare l’ometto dell’anno e l’iscrizione dell’autore nell’Albo d’Oro dei creatori di ometti. L‘ometto di pietra è un semplice e primitivo sistema di segnalazione in montagna, costituito da un mucchietto di sassi. Tutte le montagne sono punteggiate di ometti, non esiste praticamente sentiero sul quale non ci sia la possibilità di incontrarne uno. Sono appostati prevalentemente nei luoghi più selvaggi ed impervi, dove i classici segnavia colorati dipinti sulle rocce o i cartelli che indicano la direzione da seguire, vengono meno. La costruzione dell’ometto di pietra è affidata alla bontà e creatività di coloro che si fermano per pochi minuti durante il proprio percorso, a realizzarne uno o semplicemente ad aggiungere una pietra ad uno già esistente, a beneficio dei camminatori che seguiranno. Questo festival è alla seconda edizione. Gli ometti di pietra, come indica il sito di TrentinoWow, vengono costruiti dagli escursionisti in montagna per indicare il percorso da seguire laddove la segnaletica è carente o la traccia del sentiero è poco evidente o assente del tutto (per es. su ghiaioni o roccia). Gli ometti si trovano spesso anche sulla cima delle montagne. Se si incontra un ometto di pietra “malandato” sul tuo cammino, è apprezzabile la sua manutenzione aggiungendo una o più pietre. In Val Sarentino (Bolzano), sulla cima del Monte Schöneck (2002 m), oltre cento ometti di pietra (“Stoanernen Mandln”) fanno da cornice alla croce di vetta. Un luogo tanto affascinante quanto misterioso, come testimoniato da un documento del tribunale datato 1540 che riporta di incontri di streghe e demoni tra gli ometti di pietra. (ODM)