Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso il 15 giugno un francobollo ordinario, appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico”, dedicato alla Carpenè Malvolti i occasone del 150/mo Anniversario della Fondazione Carpanè Malvolti; la data coincide con il 15 Giugno 1868, in cui la Cantina 1868 ha celebrato il proprio “compleanno anagrafico”, compiendo così i primi 150 anni di attività imprenditoriale. Il francobollo è stato stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente ed avrà una tiratura di seicentomila esemplari. Il bozzetto è stato realizzato a cura della Carpenè Malvolti ed ottimizzato dal Centro Filatelico della Direzione Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca Dello Stato. La vignetta riproduce un’immagine d’epoca di fine ‘800 raffigurante il marchio storico della Cantina Carpenè Malvolti affiancato, in alto a destra, dal logo del 150/mo Anniversario. A Conegliano Veneto (Treviso) sono stati celebrati a fine maggio i festeggiamenti per la casa vinciola e la proprietà. C’è stata una cerimonia di ringraziamento al suo illustre concittadino Antonio Carpenè, fondatore della Casa spumantistica, e alla Carpenè Malvolti tutta per il ruolo che continua a rivestire, già da trenta lustri, nello sviluppo socio-economico e culturale del territorio. La giornata, che è stata dedicata a “Storie di Vite da 150 anni in Conegliano”, ha coinvolto nelle attività in programma le istituzioni, i cittadini nonchè gli studenti delle scuole di Conegliano. Tutti insieme, cittadini e studenti hanno sfilato in un corteo dalla scuola enologica Cerletti alla volta della Carpenè Malvolti, dove le note della Filarmonica coneglianese hanno accompagnato lo spettacolo degli sbandieratori e dalla Dama Castellana. Presente ai festeggiamenti anche il presidente del Veneto Luca Zaia che ha commentato “abbiamo assistito a una cerimonia commovente, che ha celebrato non soltanto un’azienda ma, come ho voluto scrivere nella pergamena che ho consegnato a Etile Carpenè e alla figlia Rosanna, chi nell’arco di cinque generazioni ha introdotto e innovato metodi di produzione, contribuito a creare un brand mondiale e fondato una scuola di assoluto profilo scientifico, fucina di tecnici che hanno reso internazionale l’enologia veneta e l’economia di un’intera regione. Senza cinque generazioni di Carpenè non ci sarebbe il Cerletti, non ci sarebbe l’enologia moderna, non ci sarebbero oltre 500 milioni di bottiglie di Prosecco che contribuiscono a far largo sui mercati internazionali al vino veneto. In questo caso, non è stata una azienda che ringrazia il territorio ma un territorio intero che ringrazia cinque generazioni di Carpenè”.