I tempi dei “calcinculo” sono superati dopo aver hanno fatto la loro epoca ; da questi anni recenti c’è il brivido delle supermoderne giostre “Zamperla” di Altavilla Vicentina. Questi manufatti (frutto di tecnonologia) sono richiesti e registrano crescite tra i Luna Park asiatici, dopo aver collocato propri impianti del divertimento in Bielorussia e Guatemala. L’azienda, che è uno dei più importanti operatori mondiali nel settore industriale dello sviluppo, produzione e commercializzazione di attrezzature del divertimento, ha ottenuto un finanziamento destinato al potenziamento della presenza in Cina da Simest – società che insieme a Sace costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del gruppo Cdp. La “Antonio Zamperla spa” è forse l’unica azienda italiana con un sito internet scritto in inglese, russo, arabo ma non in italiano. La spa ha un fatturato di oltre 70 milioni di euro, 190 dipendenti che parlano inglese (di cui trenta ingegneri) nella centrale di Altavilla Vicentina e altri del gruppo, con sedi in Russia, Bielorussia, Slovacchia, Cina e Filippine e uffici in Corea, Malesia, Stati Uniti, Dubai, Australia, Brasile. Vende all’estero il 97% delle sue produzioni. Antonio Zamperla, il fondatore della società, nel 2005 è entrato, primo italiano nella storia, nella IAAPA, Hall of Fame, albo d’onore dei grandi personaggi dell’industria del divertimento, assieme a Walt Disney, George Ferris e Walter Knott. L’azienda per le giostre è nata quasi per caso, per merito di Antonio, classe 1923. Nei primi anni ’60 si mise a costruire da solo le giostre, per poi portarle in giro, inventando anche alcuni prototipi. Le più importanti sono state l’autoscontro per i più piccoli e la giostra con gli aeroplani. Altri produttori del settore chiesero di acquistarle. Fu l’inizio di un successo, di una crescita fortunata per la costruzione non solo di giostre ma anche di giochi prova forza, come il toro in movimento vibrante, da cavalcare guiandodolo per le corna, o il pugno di ferro: al quel tempo sono stati macchinari che funzionavano a gettone, e vennero venduti a decine di migliaia in tutta Europa. Ma la fortuna reale è arrivata con Dumbo, l’elefante della Disney. Con l’uso dell’elettronica anche la società Zamperla si è alzata ulteriormente. Nel 1988 ha partecipato al bando per la costruzione delle attrazioni di Eurodisney a Parigi e se ne è aggiudiate sette su dodici. L’azienda lavora come detto per la Disney; ma altri clienti sono MCA Universal Studios, Warner Bros, Six Flags, Paramount. In catalogo ci sono oltre una cinquantina di attrazioni, in grado di rifornire un parco divertimenti completo. Tutto si progetta e si costruisce negli uffici e nei capannoni di Altavilla dove si assemblano anche i pezzi che arrivano da altre aziende, in particolare per quanto riguarda carpenteria, fibra di vetro, impianti elettrici. Il figlio Antonio junior è il general manager. Qualche tempo fa sono stati aperti due parchi in Corea del Nord e Arabia Saudita e prima ancora in Libia e Iraq (al tempo dei due dittaori. Ma ora, grazie a Simest, si sono aperte con le giostre superveloci e da mozzafiato altre opportunità sul mercato della Cina e di altri paesi asiatici.

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