Emma Dante, ErtVentidue nuove produzioni, di cui 16 italiane e 6 internazionali, 7 teatri coinvolti, ospitalità per gli artisti, formazione dello spettatore, incontri con le scuole. E’ un panorama di attività molto vasto quello che comprende “Guardati intorno”, la nuova stagione di Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Nazionale, presentata a Bologna. “E’ un invito, rivolto prima di tutto a sé stessi – ha sostenuto il direttore Claudio Longhi- a esplorare liberamente la realtà, a essere vigili e attenti rispetto alla complessa quotidianità che ci circonda, ma soprattutto l’invito a prendersi cura di sé, della comunità e del bene pubblico, per disegnare un atlante del cuore e della mente del nostro tempo”. “Non è ancora ufficiale – ha dichiarato l’ass. alla cultura Massimo Mezzetti – ma possiamo anticipare che Il Ministero dei Beni Culturali sta per rinnovare a Ert il riconoscimento a teatro nazionale per il prossimo triennio, una cosa non scontata e che conferma il lavoro straordinario che è stato fatto dal direttore Claudio Longhi e dalla nostra Fondazione per entrare nella fascia alta dei teatri italiani. Con questo programma Ert si ‘guarda attorno’ con produzioni, collaborazioni con l’estero, con il lavoro fatto con i territori e con il grande impegno profuso nella valorizzazione del lavoro drammaturgico. Il programma della nuova stagione delinea, come ricordato nella presentazione, la strategia di Ert che ora è ben definita”. L’attività di Ert Fondazione si caratterizza per la sua ampia articolazione sul territorio regionale dell’Emilia-Romagna, da Modena, Vignola, Castelfranco Emilia, Bologna, fino a Cesena, con i suoi 7 teatri. In questi luoghi si inseriscono le produzioni, le ospitalità e i tanti progetti di cui Ert si fa promotore, dalla formazione dello spettatore agli incontri dedicati alla scuola e alle famiglie, alla Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro e ai molti appuntamenti collaterali creati in collaborazione con le realtà del territorio. In programma nelle produzioni nazionali, tra grandi nomi e giovani artisti: Declan Donnellan che dirige un cast di attori italiani ne La Tragedia del vendicatore, Giorgio Sangati, Franco Branciaroli, Jasmine Trinca, Elena Bucci e Marco Sgrosso, Lisa Ferlazzo Natoli che dirige un testo dell’australiano Andrew Bovell, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Davide Carnevali, Simona Bertozzi, Pier Lorenzo Pisano, il Teatro dell’Elfo con la messa in scena del testo straniero Afghanistan: enduring freedom, Teatrino Giullare, Kepler-452, Simona Bertozzi, Arte e Salute con Nanni Garella, Emanuela Giordano e Giulia Minoli, Chiara Guidi e il nuovo progetto di drammaturgia degli allievi del corso Perfezionamento: “Dramaturg internazionale”, guidato dall’uruguayano Gabriel Calderón. L’impegno produttivo si rivolge anche oltre i confini nazionali ed europei con 6 produzioni internazionali, che vedono in cartellone i nomi di Katie Mitchell, regista di La Maladie de la mort da Marguerite Duras, i Rimini Protokoll con uno spettacolo sulla rivoluzione cubana in prima nazionale, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, l’Opera di Pechino diretta da Marco Plini che rilegge il mito di Turandot nelle sue varie declinazioni. Il regista e autore tedesco Falk Richter con I am Europe affronta uno degli argomenti più scottanti del dibattito politico attuale con un gruppo di performer provenienti da diversi paesi europei. E infine la danza del gruppo belga Siamese Cie con (B), che ci riporta – in un grande melting polt di culture – alle origini della passione per l’arte della boxe, con le sue intime somiglianze all’arte coreografica. Non mancheranno le riprese delle produzioni in tournée: La Gioia di Pippo Delbono, Il giardino dei ciliegi di Kepler-452, Li Buffoni e La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat con la compagnia Arte e Salute e la regia di Nanni Garella, Totò e Vicé con Enzo Vetrano e Stefano Randisi, 1984 di Matthew Lenton, La classe operaia va in paradiso di Claudio Longhi e Gioie e dolori nella vita delle giraffe di Teodoro Bonci del Bene.

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