All’università di Padova arriva “IlBoLive”, il luogo dove conoscenza, cultura e informazione hanno un linguaggio nuovo, veloce, efficace e interattivo. E dove le notizie hanno il filtro autorevole della scienza. L’Università informa, dialoga, comunica, e lo fa con l’uso di linguaggi diversi, nei tempi brevi
delle breaking news o in quelli più incisivi dell’approfondimento, con la parola scritta , con i video,
le interviste e la radio. Nasce “IlBoLive” nel sito dell’Università di Padova, la piattaforma comunicativa che racconta la scienza, che parla con l’autorevolezza dei suoi ricercatori e docenti, che parla col mondo degli studenti, della politica, dell’informazione scientifica, dell’economia e dei media. “IlBoLive” è presentato in anteprima domenica 27 maggio alle 16,15 al Wired Next Fest ai Giardini Montanelli a Milano, l’appuntamento che mette in scena il futuro, la creatività, la tecnologia. A presentare il nuovo magazine di Unipd il prof. Telmo Pievani, biologo evoluzionista e filosofo della scienza, delegato del Rettore per la Comunicazione che dialogherà con Emanuele Nenna, co-founder e CEO di The Big Now e Presidente ASSOCOM su “Piattaforme comunicative, Come aziende e istituzioni parlano al pubblico”. “L’enorme vastità di informazioni oggi presente in rete è mancante di filtri autorevoli capaci di scindere cosa è importante e cosa invece è rumore di fondo – ha spiegato il prof. Pievani -, manca in sostanza la capacità di lavorare scientificamente sui linguaggi che noi usiamo e che devono evolvere insieme alle diverse modalità comunicative e dei contenuti. “IlBoLive” va verso una sperimentazione nel modo di comunicare ed è rivolto alla comunità di ricercatori, docenti, studenti e personale dell’Università, ma anche al territorio, alla comunità nazionale e internazionale. Ci proponiamo di essere una fonte attendibile di informazione utile al cittadino, ai media e a chi vuole un’opinione basata sulle evidenze scientifiche capace di “raccontare” scienza, cultura e società con equilibrio e autorevolezza”. Uno strumento fortemente voluto dal governo dell’Ateneo, che crede nell’apertura alla comunità, nell’internazionalizzazione dei saperi, nel dialogo di confronto e di scambio, nella scienza come volano di crescita, di progresso, di civiltà. Così il Rettore Rosario Rizzuto si esprime in merito agli scopi di un Ateneo che guarda avanti forte di una storia che ha costruito le basi di una scienza e di una conoscenza in continuo divenire: “Un «luogo di luce, di libertà, di studio». E, se posso permettermi di completare la definizione che diede dell’università lo scrittore e politico Benjamin Disraeli, una risorsa per il Paese, dove si promuove cerca scientifica e quell’avanzamento del sapere che cambia i paradigmi e apre nuove prospettive per lo vita dei cittadini. L’istruzione universitaria crea individui più liberi e più forti, come ha di
recente ricordato anche la Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane). (Nella foto: palazzo del Bo, teatro anatomico)
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