Sirmax SpA, raddoppia in Polonia (foto). La multinazionale della plastica con sede a Cittadella (Padova), quinto produttore in Europa di polipropilene compound e di engineering plastic compound (tecnopolimeri) per i settori automotive, elettrodomestico, elettronica, power tools e per tutti i settori di impiego (casa, arredamento, costruzioni), ha firmato nei giorni scorsi il contratto di appalto per la costruzione del secondo stabilimento di produzione di compound di materie plastiche a Kutno (Polonia), nella Zona Economica Speciale (ZES) di Lodz. La firma fa seguito all’approvazione del progetto del nuovo stabilimento da parte della ZES di Lodz nel febbraio scorso. Sirmax aveva inaugurato nel luglio 2006 il primo stabilimento di Kutno, che attualmente produce 80.000 tonnellate l’anno di polipropilene compound per i settori auto ed elettrodomestici. Il nuovo stabilimento consisterà in 12.000 metri quadri di area produttiva e 10.000 metri quadri di magazzino su un’area complessiva di circa 60.000 metri quadri. Verranno prodotte tre categorie di compound: EPC tecnopolimeri a base di poliammidi, ABS e policarbonato, produzioni già presenti in Italia (stabilimenti di Tombolo – Pd e di San Vito al Tagliamento – Pn); PP LFT e PP FR, polipropilene rinforzato con fibra di vetro lunga e polipropilene autoestinguente, quest’ultimo già prodotti in Italia, Stati Uniti e India; elastomeri termoplastici (TPV, TPE, SEBS, SBS). Gli elastomeri termoplastici sono una assoluta new entry per Sirmax, che in questo modo completa la gamma di prodotti, unendo ai compound “rigidi” anche la famiglia dei “morbidi”. “Proseguiamo positivamente nella nostra strategia di essere “multicountries” e “multiproducts” – ha detto Massimo Pavin, Presidente e Amministratore Delegato di Sirmax. Vogliamo infatti essere presenti globalmente e con tutta la gamma completa dei nostri prodotti, a servizio dei nostri grandi clienti globali dei settori auto ed elettrodomestico”. La costruzione del nuovo stabilimento a Kutno inizierà ad agosto 2018, lo start up delle produzioni è previsto nel secondo trimestre del 2019. L’investimento iniziale sarà di 15 milioni di Euro su un monte totale di circa 30 milioni di Euro a regime.
Per l’esercizio 2018, Sirmax SpA prevede un fatturato di oltre 300 milioni di Euro, proseguendo una dinamica in costante crescita (216 milioni nel 2016, 265 milioni nel 2017), con un EBITDA che si è attestato a 25 milioni di Euro nel 2017. Sirmax SpA, ò attiva dagli anni ‘60, con tre stabilimenti produttivi operanti in Italia (Cittadella e Tombolo, in provincia di Padova e San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone), ha iniziato nel 2006 un percorso di internazionalizzazione che l’ha portata a creare uffici commerciali a Milano, Francoforte, Lione e Barcellona e stabilimenti produttivi in Polonia (2006), Brasile (2012), Usa (2015) ed India (2017). Serve i mercati dell’automotive, dei grandi e piccoli elettrodomestici, dei power tools, furniture e building. Sirmax ha forti legemi con il mondo universitario, tra cui Fraunhofer Institute for Material Flow and Logistics IML di Dortmund (Germania), con il quale è stato da tempo sviluppato il progetto denominato “TraCE” (tracciabilità – consuntivazione – efficienza). Intensa è anche la collaborazione con l’Università di Padova, sfociata recentemente anche in una convenzione per l’attivazione e il finanziamento di una borsa di studio per un Dottorato di Ricerca triennale in Ingegneria Industriale (Ingegneria dei Materiali), oltre che con il Dipartimento di Economia aziendale. Nel novembre 2017 Sirmax ha conseguito il certificato ELITE, rilasciato alle aziende che hanno completato un percorso formativo specifico, che possiedono una situazione patrimoniale eccellente e hanno dimostrato, a seguito dell’analisi di consulenti esterni, capacità di pianificazione del proprio business. ELITE di Borsa Italiana London Stock Exchange, è una piattaforma che unisce imprese, investitori e advisor intorno a un comune obiettivo: “crescere”. Sirmax infine ha affidato a Cerved la certificazione del proprio rating, reso pubblico nel dicembre 2017 con la classificazione A3.1 (equipollente ad: A- Standard&Poors, A3 Moody’s, A1 Fitch).

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