Ricercatori ed operatori, italiani e stranieri, a confronto, nei giorni 10 e 11 a Trieste (palazzo della Regione FVG) su aspetti di attualità culturale e giuridica attorno al tema dell’alimentazione e della sostenibilità a livello europeo. Si parlerà di sovranità alimentare e delle garanzie che il regolamento europeo sui “nuovi alimenti” offre ai consumatori, ma anche di saperi tradizionali legati alle colture del cibo e, rispetto ad essi, del ruolo dei presidi Slow Food nella promozione delle identità locali. L’evento, organizzato dal dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Trieste, rientra nell’ambito del modulo “Jean Monnet Environmental Sustainability in Europe: a socio-legal perspective” co-finanziato dall’Unione europea e nel progetto di ricerca “Patrimonio culturale immateriale e welfare culturale: il ruolo delle comunità patrimoniali”, finanziato dall’ateneo giuliano. Titolo dell’incontro: “Cibo, tra sostenibilità alimentare e salvaguardia dei saperi tradizionali”. Nella prima giornata, coordinata da Lucio Pegoraro dell’Università di Bologna, interventi, a partire dalle 15, di Paolo De Castro (Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo) sulla sostenibilità alimentare in Europa; Barbara Pozzo (Università degli studi dell’Insubria) sulle politiche della sostenibilità in Europa; Angelo Rinella (Università Lumsa di Roma) su Food sovereignty e criticità del sistema alimentare; Paolo Corvo (Università degli studi di Scienze gastronomiche di Pollenzo) su consumi alimentari e sostenibilità; Beatriz Gregoraci Fernández (Università Autonoma di Madrid) su responsabilità civile e sostenibilità alimentare in Europa; Sabrina Lanni (Università degli studi di Catanzaro) su novel foods e armonizzazione delle tutele dei consumatori in Europa. La seconda sessione è dedicata alla salvaguardia dei saperi tradizionali e alla valorizzazione dei territori. Coordinati da Daniela Frigo dell’Università di Trieste, relazioni di Luisella Pavan-Woolfe (Consiglio d’Europa) sulla convenzione di Faro e le comunità patrimoniali nella salvaguardia dei saperi tradizionali; Delia Ferri (Università di Maynooth) sul ruolo dell’Unione europea nel sostenere i saperi tradizionali in Europa e oltre; Serena Baldin (Università di Trieste) su salvaguardia dei saperi tradizionali: profili di diritto comparato; Josip Matassi (Università di Zara) su sapori e saperi enologici per la valorizzazione dei territori dalmati; Massimiliano Plett (Slow Food Fvg) sulla valorizzazione della biodiversità per la promozione dei territori: i presidi Slow Food; Moreno Zago (Università di Trieste) sui processi di sviluppo integrato e partecipativo degli ecomusei nella valorizzazione dei prodotti agricoli e dei saperi tradizionali; Andrea Crismani (Università di Trieste) su spreco di cibo, risorse naturali e saperi tradizionali. Marcello Maria Fracanzani, membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e sul sistema agroalimentare, il compito di concludere e i lavori.