La Corte di Cassazione ha condannando l’Agenzia delle Entrate. Legalitax Studio Legale e Tributario, con il partner Francesco Camilotti (foto), la senior manager Lucia Comisso ed il manager Fabio De Ambrosi, vince con Meliorbanca, oggi Banca Popolare Emilia Romagna Società Cooperativa, la controversia contro l’Agenzia delle entrate relativa ad un atto di liquidazione di imposta di registro afferente la tassazione di una lettera di patronage enunciata in un decreto ingiuntivo. Lo ha reso noto alla stampa lo stesso studio Legalitax che ha spiegato che il provvedimento relativo alla pronuncia della Corte di Cassazione (Ordinanza della Corte di Cassazione n.9502/2018, Sezione Tributaria Civile) è estremamente rilevante sotto il profilo giuridico perché non si registrano precedenti specifici. Si è appreso che la controversia ha riguardato l’assoggettamento ad imposta proporzionale di registro del decreto ingiuntivo che la Banca, assistita da Legalitax, ha ottenuto dal Tribunale di Milano nei confronti dei soci coobbligati di una società di capitali dalla stessa finanziata, nel quale veniva annunciata una lettera di patronage c.d. “forte” rilasciata dagli stessi soci a garanzia dell’esatto adempimento da parte della società. Con l’avviso impugnato, l’Agenzia delle Entrate chiedeva l’imposta proporzionale del 3% per la suddetta enunciazione, ai sensi dell’art. 22 del D.P.R. 131/86, commisurando la base imponibile al valore del debito ingiunto, maggiorato degli interessi. Le eccezioni presentate da Legalitax nelle tesi difensive sono state tutte accolte interamente nei tre gradi del giudizio presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano, la commissione Tributaria Regionale della Lombardia e la Corte di Cassazione. La controversia si è conclusa, come confermato dallo studio Legalitax, con la condanna dell’Agenzia delle Entrate al rimborso dell’imposta versata dalla Banca in via cautelativa (oltre interessi) e la condanna dell’Erario alle spese di giudizio.