Marino Bianchi alla guida dei senior di Coldiretti Veneto. Il rodigino già presidente dell’associazione provinciale è stato eletto a Mestre durante l’assemblea degli over 65 che, con voto unanime, lo hanno confermato leader dei pensionati agricoli. Classe 1948, esperienza decennale nella gestione della bonifica,  cavaliere del lavoro, Marino Bianchi avrà le redini di una base sociale di circa 70mila iscritti che dopo aver svolto il lavoro di agricoltore affrontano il meritato riposo riciclandosi in altre attività sempre legate alla campagna. Per questo durante l’assise si è parlato di “agriwelfare” con l’assessore regionale  Manuela Lanzarin intervenuta per ascoltare le testimonianze di alcune fattorie solidali. Direttamente dalla voce di  Ezio Bisetto della Cooperativa “Topinambur” di Treviso,  Piero Pellegrini della azienda agricola “Casa di Anna” per la provincia di Venezia, espressioni di Uecoop, insieme alla storia di Enrico Vianello con Sybille Righetti della barca degli ultimi “Edipo Re” che solca la laguna come ambasciatrice di uguaglianza sono state illustrate le difficoltà riscontrate da chi sceglie tale vocazione per farne una impresa per gli altri. Le loro esperienze, in rappresentanza di un centinaio di casi rivendicano il riconoscimento ufficiale nella normativa vigente al fine stringere accordi con le istituzioni pubbliche della sanità. “Nel 2013 il Veneto è stata una delle prime regioni a dotarsi di una legge specifica per disciplinare questo sistema in continuo sviluppo – ha spiegato il direttore regionale Pietro Piccioni – Si tratta della norma n.14  “Disposizioni in materia di agricoltura sociale” che, nonostante tutto l’impegno profuso, ha ancora qualche imperfezione”.  “Grazie a corsi di formazione e alla forte connotazione emozionale e professionale degli agricoltori – ha sottolineato il presidente Martino Cerantola che ha chiuso i lavori – Coldiretti vuole condividere con la Regione un percorso, iniziato già qualche anno fa per l’ affermazione ufficiale del loro ruolo nella società, per le istituzioni e gli enti pubblici preposti. E’ tempo di mettere mano agli articoli che sembravano d’avanguardia ma che ora sono diventati vincoli per tante realtà di un comparto dinamico e in espansione (crescita dell’80% in dieci anni) che sono la nuova frontiera della multifunzionalità in agricoltura”.

 

 

 

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