Nuovo percorso espositivo permanente inaugurato alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. A Palazzo della Ragione, in occasione della sua riapertura al pubblico, sono state presentate le novità della mostra permanente, articolata in tre sale, e della sezione collaterale temporanea sul contemporaneo. Il progetto museale racconta quasi un secolo di storia, con la mostra permanente ‘L’arte a Verona tra avanguardia e tradizione. L’Ottocento e il primo Novecento da Hayez a Casorati’ e la sezione collaterale ‘Luoghi della mente. 20 anni d’arte contemporaneà’. Esso rappresenta il primo grande appuntamento voluto dalla direzione del nuovo Sistema Museale Unico di Verona, per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale della città. Presenti nel percorso permanente circa 90 opere tra dipinti, lavori su carta e sculture che illustrano episodi della storia e della cultura veronese e italiana tra il 1830 e il 1920. Quadri e statue provengono dalla collezione civica e da alcuni prestiti di Fondazione Cariverona e Banco Bpm. La collezione temporanea, invece, renderà omaggio ai 20 anni dalla prima acquisizione di opere d’arte contemporanea della Gam, che, per l’occasione, ospiterà anche alcune opere della Galleria Studio La Città. All’esposizione, accolta da un’ampia partecipazione di pubblico, il sindaco Federico Sboarina e l’assessore Francesca Briani (foto). Presenti la direttrice del Sistema Museale veronese e curatrice dell’esposizione permanente Francesca Rossi e la responsabile artistica della collezione contemporanea Patrizia Nuzzo. “La partecipazione oggi di tanti veronesi – ha dichiarato il sindaco Sboarina – è la più bella rappresentazione di quell’amore e di quella passione per la cultura che sono alla base di questo importante progetto di rinnovamento. Un percorso che interesserà i contenuti e i contenitori di tutto l’allargato complesso museale cittadino, nella direzione di un importante rafforzamento della visibilità dell’offerta artistico-storica di Verona. La cultura è un elemento fondamentale per la crescita di una comunità e, al contempo, per lo sviluppo del turismo e dell’economia cittadina. Non è ancora uscito il bando ma stiamo lavorando per la candidatura di Verona a capitale italiana della cultura 2021. Un obbiettivo importante che ha bisogno del lavoro e del sostegno di tutti per continuare a realizzare progetti culturali credibili e di valore”. “Inizia da qui il percorso di riorganizzazione del Sistema Museale veronese – ha affermato Briani –, che ci porterà alla realizzazione di proposte espositive nuove, volte ad una complessiva rivalutazione delle ricchezze artistiche presenti a Verona. La valorizzazione e la conservazione delle collezioni sono gli obiettivi prioritari della Galleria d’Arte Moderna, che con questo allestimento restituisce alla città un patrimonio culturale, storico e artistico unico. Un centinaio di capolavori, alcuni esposti per la prima volta, sono ora visibili al pubblico, offrendo una proposta di qualità per veronesi e turisti in visita nella nostra città. Grazie alla positiva collaborazione intercorsa tra il pubblico e il privato è stata possibile mettere in mostra una ricca raccolta di opere dei più importanti artisti veneti vissuti tra l’Ottocento e il Novecento”. La direttrice Rssi ha spiegato che “la nuova esposizione che punta a far emergere l’identità della collezione civica e la capacità degli artisti veronesi di recepire, nei diversi periodi storici, un’infinità di stimoli esterni, poi reinterpretati e presentati nelle loro opere in un modo del tutto originale. Una particolarità che caratterizza gli sviluppi artistici veronesi tra l’800 e il ‘900 e che rappresenta il filo conduttore dell’esposizione. Per meglio comprenderla, una piccola sezione della mostra è stata dedicata al maestro veneziano Napoleone Navi e, in particolare, ai cambiamenti artistici introdotti in ambito veronese, visibili negli studi dei suoi allievi, attraverso i suoi insegnamenti accademici. Avanguardia e tradizione, quindi, per sottolineare come Verona, nell’arco di oltre un secolo, ha saputo creare scambi e relazioni culturali e artistiche, pur rimanendo legata ad un forte senso civico”. “La selezione di opere attorno al tema dei “luoghi dello spirito” – ha sottolineato Patrizia Nuzzo – ha permesso di rendere omaggio ai vent’anni di acquisizioni d’arte contemporanea, nonché di testimoniare le campionature emergenti dell’arte del nostro tempo. Perché l’arte contemporanea, anche se ad un primo impatto può apparire lontana dalla nostra comprensione e sensibilità, paradossalmente ci aiuta a capire meglio il nostro tempo. Gli artisti presenti nella sala Orientale, da Enzo e Raffaello Bassotto a Botto e Bruno, Bornefeld, da Hashimoto a Masuyama, da Giorgio Olivieri a Paolo Rovaldi, ben riescono a restituirci quel clima sfaccettato del nostro presente”. Info: sito http://gam.comune.verona.it.

 

 

 

 

 

 

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