FILE - In this Jan. 19, 2018 file photo Italy's Sofia Goggia, right, winner of an alpine ski, women's World Cup downhill, celebrates on the podium with second-placed United States' Lindsey Vonn, in Cortina d'Ampezzo, northern Italy. An icy cold shower first thing in the morning. A knock to her chest, a punch to the head and a quick spit of saliva in the start gate. Then all or nothing. Sofia Goggia's pre-race ritual is designed to raise her alertness level to the point where she's prepared to risk her well-being on every turn of a downhill course. (ANSA/AP Photo/Alessandro Trovati) [CopyrightNotice: Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved.]

A Cortina, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, alla presentazione della rete di associazioni territoriali “Confindustria per la Montagna”, ha voluto sostenere, con una dichiarazione, i Campionati del mondo di sci e le Olimpiadi invernali a Cortina d’Ampezzo.  Questi giochi “non sono progetti territoriali ma sono a livello di un progetto Paese che fa aprire l’Italia al mondo. Per attirare ricchezza, ha aggiunto, si possono usare due strade: “la prima è di attrarre turisti nel nostro Paese e la seconda è vendere prodotti e servizi al mondo”. Intanto, il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha trasmesso al sindaco di Cortina d’Ampezzo la delibera a sostegno della manifestazione di interesse della città bellunese per candidarsi ad ospitare i Giochi Olimpici Invernali del 2026. “Entro il prossimo 31 marzo – ricorda Zaia – il Comitato Olimpico nazionale deve inviare una lettera formalizzando il proprio interessamento al Cio, e io mi auguro che tutti siano coscienti dell’importanza della candidatura di Cortina come occasione irripetibile per la valorizzazione internazionale dell’intero territorio che ospiterà i Giochi”. Zaia spiega di pensare ad una “Olimpiade delle Dolomiti”, che, nel nome di Cortina, “sappia superare confini provinciali e regionali, mettendo insieme l’enorme e vario patrimonio ambientale, culturale e organizzativo di tante comunità, capaci di unirsi per proporre una seria, consapevole, equilibrata e lungimirante candidatura ad un evento di risonanza mondiale”. Il presidente veneto osserva che le Dolomiti “vantano già oggi un notevole patrimonio di impiantistica sportiva, presupposto per realizzare una manifestazione in chiave totalmente ‘sostenibile’ sia sul piano economico che su quello ambientale, in ottemperanza alle raccomandazioni in materia di sostenibilità espresse nell’Agenda Olimpica 2020”. “I XXV Giochi Olimpici e i XIV Giochi Paralimpici invernali del 2026 – ha concluso Zaia  – potrebbero aver nome Cortina, ma si dovrà leggere Dolomiti”. Anche da Unioncamere pieno appoggio alla candidatura di Cortina. Ecco la nota diramata a tal proposito:Il presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza e l’intero Sistema camerale veneto appoggiano con convinzione e concretezza la proposta del Governatore Luca Zaia di ospitare le Olimpiadi invernali del 2026 sulle Dolomiti venete sollecitando a fare squadra le Provincie autonome di Bolzano Alto Adige e di Trento. “E’ un’importante occasione» ha detto Pozza “che non deve essere persa per il Veneto dal momento che in una visione nazionale alcune regioni del nord Italia hanno già goduto d’importanti eventi mondiali ed europei, vedi l’Expo per la Lombardia, i XX Giochi olimpici invernali per il Piemonte, Genova capitale europea della cultura per la Liguria”. Sto con il governatore del Veneto»” ha aggiunto Pozza il quale ha annunciato la presentazione, entro il 31 del mese, al CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano – della manifestazione d’interesse della Regione per i Giochi invernali del 2026. All’adempimento formale della Giunta Regionale dovrà quindi seguire la preparazione del dossier, lavoro fondamentale che richiede specifiche competenze ed elevate capacità in ambito olimpico e sportivo che sapremo dare con la nostra collaborazione.Le montagne del Veneto” ha continuato Pozza «possono a pieno titolo accogliere l’evento olimpico, che diverrebbe quindi un reale fattore di competitività. Il Veneto, infatti, è da sempre fortemente impegnato nei  temi dello sport, della responsabilità sociale del territorio e del rapporto armonico tra infrastrutture e ambiente, nell’attenzione alla fragilità delle aree montane. Dagli ultimi Giochi invernali tenutisi in Veneto, a Cortina nel 1956, si sono compiuti consistenti progressi riguardo installazioni, logistica e ricettività. Cospicue saranno le ricadute economiche, che si diffonderanno su tutto il territorio e si prolungheranno per un lungo periodo. È giusto, allora, che tutto il Veneto partecipi al sostegno oltre che all’adesione ai Giochi olimpici che si possono appunto svolgere nelle diverse zone della regione. La candidatura del Veneto a sede dei Giochi Olimpici Invernali» ha puntualizzato Pozza «rappresenta in assoluto un avvenimento sociale straordinario e un’occasione irrinunciabile di sviluppo per il sistema economico. Alla nostra regione appartiene una comunità con un eccezionale capitale sociale e civile, terreno ideale per la crescita economica. Il Veneto è leader per reddito prodotto (quasi 156 miliardi di euro correnti), numero di imprese registrate (488 mila), apertura internazionale (oltre 16 miliardi di saldo commerciale attivo) e presenze turistiche (circa 65 milioni, 4,4 milioni solo in montagna). Esso annovera il prestigioso distretto dello Sportsystem, contrassegnato per la produzione dello scarpone da sci, forse la più nota a livello nazionale e internazionale, e per la progettazione, creazione e commercializzazione di articoli sportivi e di un’ampia varietà multi-nicchia. Unioncamere del Veneto, come nel 2010 per la candidatura di Venezia ai Giochi olimpici e Paraolimpici 2020, si offre tramite il suo Centro Studi di curare un rapporto che analizzi i differenti impatti di natura economica, sociale e culturale sul massimo avvenimento sportivo mondiale”.

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