Convegno su agri foods, organizzato dall’Università di Padova, a Palazzo San Leonardo di Treviso. I lavori hanno preso avvio con il saluto del Sindaco Giovanni Manildo, del Presidente della Provincia Stefano Marcon e l’introduzione del Direttore del Dipartimento di Diritto Pubblico Patrizia Marzaro. A seguire gli interventi di Jorge Castro Legal Affairs Division Wto, Elisa Baroncini dell’Università di Bologna, Davide Grespan EU Commission Legal Service-Trade Team, Petros Mavroidis Columbia University di New York, Denise Prevost University of Maastricht, Bernardo Cortese Università di Padova e Margarida Afonso Eu Commission Legal Service- Trade Team. Sabato 24 marzo l’appuntamento di rinnova a Palazzo Giacomelli con una tavola rotonda tra attori del sistema economico veneto moderata da Bruno Barel. L’iniziativa – commenta Coldiretti – è una riflessione ad alto livello sulle potenzialità delle produzioni agroalimentari italiane, con particolare riguardo alle grandi performance conquistate nel mondo con un  record dell’export nel 2017 pari a 41,03 miliardi di euro. Valore messo in discussione dai recenti accordi internazionali che frenano l’affermazione del Made in Italy come patrimonio della biodiversità e capacità imprenditoriale degli agricoltori. Regole eque e norme rispettose del capitale umano e dell’ambiente sono acclamate da più parti come sottolinea Coldiretti: “I prodotti importati spesso non sono adeguati alle normative in materia di tutela dei lavoratori vigenti nel nostro Paese e sono il frutto di un “caporalato invisibile” che passa inosservato solo perché avviene in Paesi lontani. Tutto questo accade nell’indifferenza delle Istituzioni nazionali ed europee che anzi spesso – insiste  Coldiretti – alimentano di fatto il commercio dei frutti dello sfruttamento con agevolazioni o trattati privilegiati per gli scambi che avvantaggiano solo le multinazionali”.

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