In questi primi mesi dell’anno sono aumentati i “raggiri” da parte dei venditori porta a porta. La novità è che il ventaglio dei prodotti venduti ora può comprendere anche i libri, oltre agli accessori e ai prodotti per la casa. Anche i nomi della aziende coinvolte in questa tipologia di vendita totalmente scorretta a volte cambiano, ciò che non cambia è la tecnica. Il venditore di presenta a casa ella “vittima” una prima volta, propone un catalogo da firmare, spiegando che si tratta solo di una formalità, e dopo qualche tempo (comunque oltre le due settimane durante le quali è possibile richiedere il recesso per i contratti stipulati al di fuori dei locali commerciali) si ripresenta spiegando sfacciatamente che la volta prima era stato firmato un contratto – solitamente per l’acquisto di accessori per la casa per un controvalore che varia dai 2.500 ai 7.000 euro – e che ora è necessario procedere con i primi acquisti. Adico dal 2015 ha seguito decine di casi risolvendoli praticamente tutti. “Il nostro ufficio legale contesta alle varie aziende il vizio del consenso da parte dell’acquirente – ha detto Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – facendo tirare un sospiro di sollievo soprattutto a donne, per lo più anziane, che quando ci chiamano sono disperate, a dimostrazione di quanto spietata sia questa metodologia di vendita porta a porta. Il 99% dei casi ha ottenuto una soluzione rapida e positiva, anche con la restituzioni della relativa caparra. La faccenda si complica se viene coinvolta una finanziaria ma anche in questo caso il problema può essere risolto”. Adico invita le “vittime” di questo raggiro a contattare la segreteria allo 041-5349637  per fissare il prima possibile un appuntamento con l’ufficio legale.

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