Incontro su “Tecniche investigative per l’autenticazione delle opere d’arte” presso il Museo di scienze archeologiche ed arte di Palazzo Liviano di Padova. Alcuni dati significativi sono stati illustrati dal maggiore Christian Costantini del Nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale: oltre 200.000 beni artistici recuperati dal 2014 al 2016 di cui 48.000 opere d’arte moderna, per un valore di 272 milioni di euro. Secondo la banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, ad oggi sono oltre un milione le opere d’arte denunciate da ricercare e quasi 64.000 i furti (di cui 58.000 in Italia e oltre 5.000 all’estero). Attivo dal 1969 come reparto speciale dell’Arma dei carabinieri, il Nucleo collabora direttamente con il ministero per i Beni e le attività culturali e del turismo e le Soprintendenze di tutta Italia per la tutela del patrimonio culturale. Nello specifico si occupa di furti, traffico ed esportazione illecita di beni artistici e archeologici, falsificazione di opere d’arte, commercio illecito di beni librari e archivistici e abusivismo edilizio in aree vincolate. Di questo ha publicato un testo il giotnale Il Bo dell’ateneo. “In un paese come il nostro, ricchissimo dal punto di vista artistico e culturale, il mercato dell’arte non può che essere altrettanto vasto e attivo e questo purtroppo vale anche per chi dall’arte cerca di ricavare guadagni illeciti – ha spiegato il maggiore Costantini – Oggi però tecnologie sofisticate e sempre più mirate possono essere di grande aiuto sia per noi, per recuperare opere trafugate o falsificate, ma anche per le istituzioni culturali o i privati che possono ‘difendersi’ di più rispetto al passato. Purtroppo però la mancanza di prevenzione e formazione porta quello dell’arte a essere ancora oggi il terzo mercato dell’illecito nel nostro Pease”. Nella battaglia contro la contraffazione, la tecnologia moderna può aiutare soprattutto nel recupero e nell’esame di opere d’arte più datate mentre è più complesso lavorare sull’arte moderna che è un settore che spesso richiede la collaborazione di esperti o di fondazioni.

 

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