Gli oneri per la gestione del Parco Nazionale dello Stelvio che erano prima a carico dello Stato e che le Province autonome di Trento e di Bolzano sosterranno per effetto della acquisita nuova competenza, pari a 2.746.000 euro all’anno per ciascun ente, saranno scomputati dal totale delle risorse che le due Province assicurano per il risanamento dei conti dello Stato. La ripartizione di tali oneri tra le due Provincie autonome – oneri che sono assunti dalle due Provincie anche con riferimento alla Regione Lombardia e che comprendono anche i costi per il funzionamento del previsto Comitato di coordinamento e indirizzo (l’organismo composto dai rappresentanti dei territori e del Ministero dell’ambiente, costituito per assicurare la configurazione unitaria del Parco stesso) – è l’atto che sancisce il definitivo passaggio di competenze dallo Stato ai territori del Parco. Il Trentino, per altro, continuerà a sostenere la gestione del Parco dello Stelvio anche con risorse aggiuntive, tra cui vanno ricordate quelle per gli operai stagionali. La divisione delle spese fra Trento e Bolzano è l’oggetto dell’intesa, preliminarmente approvata dalla Giunta provinciale su proposta del presidente Ugo Rossi, che le due Provincie di Trento e di Bolzano sottoscriveranno a breve dopo l’accordo politico raggiunto l’11 febbraio scorso a Roma con il Governo e la Regione Lombardia, ed al quale è seguita l’approvazione da parte della Commissione dei 12 della proposta di nuova norma di attuazione, ora in attesa di essere approvata dal Consiglio dei ministri. Come è noto, il vecchio Consorzio parco viene ad essere soppresso; la cornice del parco nazionale rimane, ma la parte gestionale e di programmazione segna un forte ritorno dell’autonomia dei territori, Province, Regione ma anche enti locali. Ora si tratta di definire concretamente chi fa cosa, quali strutture interagiranno fra il livello provinciale e quello locale.

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