E’ una conferma, in realtà, di quanto contenuto nella legge di bilancio 2018 ma la recente delibera dell’Autorità, la Arera, rende il provvedimento operativo. In pratica, gli operatori di energia elettrica non potranno più mandare fatture con conguagli relativi a periodi superiori ai due anni. Una prescrizione “breve” che dà ragione alle tante battaglie combattute dall’Adico (Ass.difesa consumatori di Mestre)contro le cosiddette bollette pazze, per lo più fatture dagli importi strepitosi frutto appunto di (spesso errati) riconteggi da parte dell’azienda la quale, appunto, fino a oggi poteva calcolare crediti a proprio favore andando indietro nel tempo fino a 5 anni. “Abbiamo avuto modo di raccontare più volte i drammi di persone, spesso anziane, che sono venute da noi con bollette pazzesche – ha commentato Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Stiamo parlando di somme che possono andare da alcune migliaia di euro fino anche a 40, 50 mila euro. Di casi estremi la nostra associazione ne ha seguiti molti. Con le nostre diffide abbiamo segnalato sempre anche all’Autorità tutte le anomalie riscontrate. Quasi sempre, fra l’altro, il nostro ufficio legale ha trovato degli errori in questi nuovi conteggi, costringendo l’operatore a stornare cifre importanti, se non l’intera somma richiesta, a favore del nostro cliente. Siamo molto soddisfatti di questo provvedimento”. Nel nuovo regime rientrano tutte le bollette della luce con scadenza successiva al primo marzo. Nel caso in cui l’operatore non abbia fatturato o abbia fatturato un conguaglio per un periodo molto esteso, il cliente avrà quindi diritto a pagare solo gli ultimi 24 mesi.
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