Un accordo tra ministero dell’ambiente e Aiel per il Bacino Padano a favore del turnover tecnologico, dell’uso di biocombustibili di qualità certificata, della manutenzione periodica e della qualificazione degli installatori, con l’intento di rottamare 4,5 milioni di vecchi impianti entro i prossimi 12 anni. È questa la prima novità che arriva da Progetto Fuoco, la rassegna internazionale dedicata alla produzione di calore ed energia dalla combustione di legna (foto,camini in esposione) che si è aperta a Veronafiere alla presenza di Giuseppe Castiglione, sottosegretario del Mipaaf, di Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, di Ado Rebuli e di Raul Barbieri, rispettivamente presidente e direttore di Piemmeti Spa. All’inaugurazione sono intervenuti anche Federico Sboarina, sindaco di Verona, Antonio Pastorello, presidente della Provincia di Verona, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione Veneto e Domenico Brugnoni, presidente di Aiel-Associazione italiana energie agroforestali. In primo piano la qualità dell’aria con l’evento inaugurale organizzato da Aiel (partner tecnico della manifestazione), ma nel corso della manifestazione targata Piemmeti ci sarà spazio anche per approfondire i trend, le novità, i dati di mercato e le principali tematiche del comparto, che spaziano dal risparmio all’innovazione tecnologica, dalla sicurezza alla certificazione, fino ai progetti per dare valore al legno locale e all’internazionalizzazione. Presenti quasi 800 espositori provenienti dai principali mercati di riferimento – come Francia, Spagna, Germania, Austria, Paesi dell’Est e Baltici e, naturalmente, dall’Italia – accanto ai principali player istituzionali del settore. Sette inoltre i padiglioni espositivi con 300 prodotti funzionanti, arricchiti dall’area esterna, per un totale di 115.000 metri quadrati di superficie fieristica dedicata. “Con Progetto Fuoco – ha dichiarato il presidente di Veronafiere Spa, Maurizio Danese – Veronafiere promuove un’altra filiera industriale d’eccellenza del made in Italy che, dal bosco al camino, conta nel Paese 14 mila aziende, 72 mila addetti e 5 miliardi di euro di fatturato. Il salone presidia un settore in continua espansione, grazie al grande potenziale di sviluppo legato alle energie rinnovabili, quali sono le biomasse legnose. La sostenibilità, infatti, non è soltanto un fatto culturale, ma un driver di crescita globale. Si tratta, quindi, di una scelta doverosa dal punto di vista economico e ambientale, come ribadito anche dalla Strategia energetica nazionale al 2020 che attribuisce proprio alla legna un ruolo primario tra le fonti energetiche alternative”. “Siamo sempre più convinti – ha detto Raul Barbieri, direttore di Piemmeti Spa – che Progetto Fuoco rappresenti un appuntamento ormai irrinunciabile per gli addetti ai lavori, non solo perché qui offriamo momenti di confronto e di business di grande livello, ma anche perché diamo a tutte le aziende espositrici l’opportunità di entrare a diretto contatto con visitatori provenienti da tutto il mondo per una cinque giorni di altissimo profilo professionale”. Progetto Fuoco fino al 25 febbraio.

 

 

 

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