I libri selezionati del premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica sono: Sei donne che hanno cambiato il mondo. Le grandi scienziate della fisica del XX secolo, Bollati Boringhieri, 2017; L’architetto dell’invisibile. Ovvero come pensa un chimico, Raffaello Cortina Editore, 2017; Plant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro, Giunti, 2017; Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti, Codice Edizioni, 2017; E l’uomo creò l’uomo. CRISPR e la rivoluzione dell’editing genomico, Bollati Boringhieri 2017 (foto di Massimo Pistore). La giuria scientifica è formata da cinque giornalisti (Marco Cattaneo, Eliana Liotta, Nicla Panciera, Massimo Cerofolini, Federico Taddia) e 5 docenti dell’ateneo (Fabrizio Dughiero, Telmo Pievani, Paolo Roberto Graziano, Margherita Losacco e Antonio Nicolò) è presieduta da Sandra Savaglio, che si è riunita nella Sala Paladin di Palazzo Moroni per votare la cinquina tra una rosa di 25 titoli proposti da vari editori. Quest’edizione del Premio Galileo sarà incorporata nel Galileo festival dell’Innovazione giunto alla sua VI edizione. Alla giuria popolare, composta da 200 studenti delle classi quarte di 10 istituti delle province di Padova e Rovigo e da altrettanti studenti delle università italiane, il compito di elaborare il verdetto. L’appuntamento è per il il 17 maggio, nella Sala Rossini del Caffè Pedrocchi, dove è in prfogramma l’incontro tra autori e pubblico. Il vincitore verrà proclamato il 18 maggio nell’Aula magna dell’università di Padova. Francesco Suman nel giornale Il Bo dell’ateneo ha precisato che i giurati hanno convenuto alla fine delle votazioni che il livello dei titoli selezionati per la cinquina finalista è di altissimo livello. Questa una sintesi dei libri della cinquina: Gabriella Greison, autrice di Sei donne che hanno cambiato il mondo. Le grandi scienziate della fisica del XX secolo (Bollati Boringhieri, 2017) è una divulgatrice che sa rendere la scienza pop, scrive un libro che parla di donne e scienza, un argomento di cui ancora occorre parlare perché c’è ancora un ampio gap tra i due generi proprio in ambito scientifico dove solo il 21% di professori ordinari è donna. Marco Malvaldi, (L’architetto dell’invisibile. Ovvero come pensa un chimico, Raffaello Cortina Editore, 2017), già autore apprezzato (I delitti del BarLume), propone un parallelo tra chimica e vita di tutti i giorni, mette in discussione la distinzione tra naturale e artificiale e smonta alcuni preconcetti in maniera sorprendentemente elegante. Piero Martin e Alessandra Viola (Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti, Codice Edizioni, 2017) scrivono con una modalità di comunicazione innovativa, trattando di un tema importantissimo per l’umanità, che ha a che fare anche con l’economia circolare, si pensi solo che buttiamo via un terzo del cibo che prepariamo. Stefano Mancuso (Plant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro, Giunti, 2017) presenta uno dei filoni di ricerca più interessanti in Italia: le piante hanno già reinventato il nostro futuro, possono interagire con la tecnologia dei robot, e persino giocheranno un ruolo nelle missioni spaziali. Il libro di Anna Meldolesi (E l’uomo creò l’uomo. CRISPR e la rivoluzione dell’editing genomico, Bollati Boringhieri 2017) è il primo libro in Italia su un argomento che costituisce una vera e propria rivoluzione, nel campo della genomica e non solo, e che aprirà con ogni probabilità opportunità di mercato straordinarie.