Mottetti, madrigali, arie e un combattimento da un tempo di rivoluzione. Da RossoPorpora ensemble, il collettivo di giovani musicisti diretti da Walter Testolin, un concerto raffinato, in sala dei Giganti, con musiche da anni in cui scienza, arte e religione erano accomunate da una irrinunciabile esigenza di evoluzione e di rivoluzione. Anni cruciali e determinanti nei quali alla perfettione dell’antica armonia, riflesso terreno di quella universale e divina, si andava sostituendo la necessità di esprimere in maniera tecnicamente più efficace e diretta le istanze dell’uomo, nuovo centro di gravità della creazione artistica. I vecchi Willaert, Zarlino e Artusi superati dai “rinovatori” Rore, Marenzio, Ingegneri, Caccini, Cavalieri, Monteverdi, D’India. Un viaggio musicale tra sottili distinzioni e vertiginosi balzi in avanti. Musiche di Jacob Clemens non Papa, Bartolomeo Tromboncino, Jhan Gero, Gioseffo Zarlino, Vincenzo Galilei, Philippe de Monte, Cipriano de Rore, Luca Marenzio, Giulio Caccini, Claudio Monteverdi. Lo spettacolo fa parte di Galileo meraviglia, il ciclo di iniziative che l’Università di Padova dedica agli aspetti più inconsueti e meno noti del famoso scienziato, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e nell’ambito della mostra Rivoluzione Galileo.