Senza alcuna aspettativa il bellunese Mattia del Borgo (foto), 28 anni, cresciuto a Quers in Alpago, dopo aver acquisito una laurea in ingegneria meccanica all’università di Udine, ha svolto un periodo lavorativo presso uno studio tecnico di Belluno, la Deca Design. Si tratta di uno studio di progettazione meccanica, specializzato in servizi di ingegneria per l’industria petrolifera e del gas (Oil & Gas); inoltre, progetta gru, sistemi di sollevamento, impianti automatici e macchine speciali operanti in tutto il mondo. In Deca Design il giovane ingegnere ha l’opportunità di crescere e di imparare molto. Però, quasi per caso, fa domanda e viene assunto dall’Institute of Sound and Vibration Research (ISVR) della University of Southampton, nel sud Inghilterra. Dispiaciuto di lasciare lo studio Deca Design, l’Alpago e Belluno, nel 2015 parte per questa nuova avventura. Il suo progetto di ricerca è finanziato dall’Unione Europea, attraverso il programma Marie Sklodowska-Curie Actions che ha come scopo primario la formazione delle persone. Oltre alla pura ricerca, tale programma permette di acquisire una esperienza all’estero e di integrare la propria formazione con competenze o discipline che sono utili per la propria prospettiva di carriera. All’interno di questo programma è inserito il “progetto Antares”, di cui Mattia Del Bordo fa parte assieme ad altri 13 ricercatori dislocati in altre università ed aziende europee tra Olanda, Belgio, Germania, Spagna e Italia. Il suo lavoro consiste nella ricerca di soluzioni innovative per la riduzione delle vibrazioni in strutture meccaniche e civili. Una tecnologia che cha preso il nome di smart structures, ovvero: strutture intelligenti. Le applicazioni sono molte: dagli aeroplani agli elicotteri, alle strutture spaziali, alle imbarcazioni navali, ma anche ponti, stadi, grattacieli e abitazioni civili. “La realtà del mondo in cui viviamo è questa: se vuoi vivere, devi respirare; se vuoi lavorare, devi parlare inglese (almeno). Non deve essere visto come un ostacolo, ma come un’opportunità di crescita. Imparare una nuova lingua non significa dire le cose in modo diverso, significa imparare a pensare in modo diverso”, ha detto a BellunoRadici.net. “Per questo bisogna responsabilizzare di più le persone, ma bisogna anche offrire loro migliori strumenti e risorse”. Alla domanda se un giorno tornerà a Belluno? L’ing. Del Borgo ha detto: “Non posso giurarlo, ma ho tutta l’intenzione di farlo. Lì c’è la mia gioia, lì ci sono i miei amici, lì ci sono le mie montagne e lì sono le mie radici. Sono fiero di essere bellunese. Voglio che questa esperienza all’estero mi aiuti a crescere, a migliorare, per poi tornare a Belluno offrendo tutto ciò che ho imparato. A chi ci gioverna dico: portate investimenti a Belluno. Non ho mai visto nessuno che abbia gli stessi valori e che lavori con così tanta passione come i nostri conterranei. Siate ottimisti, propositivi, critici, ma costruttivi. La nostra gente non ha bisogno di politici che trasmettono sentimenti di vittimismo e di costanti lamentele, non portano a nulla. La gente ha bisogno di politici che si impegnano, che si danno da fare e propongono nuove idee. Desidero ripetere una frase di Madre Teresa di Calcutta “La vita è una sfida, affrontala”; “ognuno di noi ha una passione, un sogno, un desiderio. Bisogna rincorrerlo, bisogna provarci mettendoci tutta la volontà senza mai perdere la fiducia in noi stessi. Provate, sperimentate e createvi voi stessi il percorso di crescita che vi porterà al vostro obiettivo. Non c’è nessuno che lo farà per voi, ma non c’è nemmeno nessuno che vi possa negare di farlo”.