“Adriawet 2000” era l’unico progetto selezionato e posto in concorso sia per l’Italia che la Slovenia, mano a mano per questa azione naturalistica innovativa. La votazione popolare è avvenuta via web. Il testa a testa con la Spagna ha visto primeggiare però quest’ultima, in “gara” con un suo progetto nazionale, con 4.200 preferenze, solo 100 in più. È il responso della disputa tra i 23 progetti finalisti (Austria, Francia, Cipro, Latvia, Ungheria, Regno Unito, Danimarca, Belgio, Olanda, Spagna e Germania) del prestigioso “European Natura 2000 Award”, consegnato durante una cerimonia, a Bruxelles. Ma quale era l’obiettivo di questo apprezzato progetto friulano-veneto-sloveno? “Adriawet 2000-Adriatic Wetlands for Natura 2000” ha voluto sviluppare un sistema di gestione integrata dei territori che trasformi la tutela della biodiversità in un elemento di attrattività e crescita sostenibile, quindi in un’opportunità per lo sviluppo socioeconomico sostenibile delle aree in gioco: la Riserva naturale regionale Foce Isonzo (Gorizia), la Riserva naturale integrale Bosco Nordio (Venezia), l’Oasi di Ca’ Mello sul Delta del Po (Rovigo), ValleVecchia a Caorle (Venezia), e la Riserva naturale Val Stagnon di Capodistria (Koper). Grazie al progetto “Adriawet 2000”, che nasce da un partenariato attivo già dal 2001, è stata firmata la Carta di Staranzano, un documento costitutivo con l’ intento di rafforzare la proficua collaborazione tra i membri.