Come riportato dai media i 400 espositori hanno fatto di Padova una food valley. Così come sono stati spontanei e convinti gli apprezzamenti fatti da noti esponenti del settore, ma non solo,  per la vacanza enogastronomica a Padova con “Stili e Sapori”: fenomeno che porta quasi due milioni dei 5,5 di italiani appassionati di cibo, a dormire fuori casa per questo tipo di turismo. Il cibo è la molla principale di una vacanza nel Veneto per il 3% dei turisti che arrivano in regione, spendono una media giornaliera di 132 euro e sono sempre più giovani passando mediamente tre notti in hotel. Il 38% dei nuovi turisti stranieri arrivano in Veneto attratti dal mangiar bene. E’ emerso dalla conferenza sul turismo enogastronomico organizzata da Confesercenti Padova a Stili e Sapori, primo Villaggio del gusto e degli stili di vita che si conclude il 27 novembre alla Fiera di Padova e che tra i molti eventi (uno ogni 10 minuti) ha proposto alle 15,30 uno dei maggiori esperti di politiche agricole in Europa, Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo e già ministro dell’agricoltura, al convegno La grande sfida mondiale del cibo. Riflessioni sulla sicurezza alimentare, organizzato da Promex azienda speciale della Camera di Commercio di Padova che ha portato in Fiera delegazioni di cuochi e operatori dalla Scandinavia e dall’Ucraina. Sempre lunedì alle 15,30 l’APPE Padova ha premiato 20 pasticcerie attive da più di 50 anni, patrimonio cittadino visto che Padova è una delle città col maggior numero di pasticcerie storiche in Italia. Nelle due ultime giornate dell’evento padovano (400 espositori in 5 padiglioni) il pubblico può trovare proposte alimentari, assaggi e degustazioni continue negli stand di produttori di tutta Italia e ai cooking show dove si susseguono gli chef. Tutto proposto dalle quattro anime dell’evento LovEat – rassegna di eccellenze enogastronomiche, Tecno&Food – salone professionale di attrezzature per la ristorazione unito ai 2.000 mq del salone CiaoPizza curato dall’Associazione Pizzaioli e Similari, VeganDays – il più grande festival etico d’Italia rivolto alla cultura cruelty-free e World Allergen & Smart Food Expo – salone di materie prime e prodotti finiti, tecnologie e servizi per allergie e intolleranze alimentari, integratori e medical food.Tra le curiosità: le crepes senza latte e uova, il materasso vegano, gli spazzolini ecologici, il bio chewingum estratto da alberi messicani e unico al mondo che diventa compost, il test per allergeni più completo del mondo, le cotolette al Seitan e la bresaola vegetale, i mini forni da pizza che con i loro 62 centimetri sono adatti per bar e piccole attività ricettive, le bio scarpe al tannino che possono essere indossate da chi è allergico al cromo o ad altre sostanze, il bio detersivo che non si consuma (dura 365 giorni). E ancora le bacche di Aronia che hanno principi salutistici e antiossidanti come nessuna altra sostanza (unica produzione in Italia a Gorizia); uno dei 500 olii più buoni del mondo, la novità della frutta crioessiccata che usa volta messa in acqua torna alla forma originaria. E ancora farine native, cioccolata vegana artistica, preparati naturali al cocco provenienti dalle Filippine, barbecue da interno, paste crude, il “viagra calabrese”, bistecche di piselli, pop corn all’amaranto o al grano saraceno, paste acide di riso o mais essiccato, ristorante vegano per animali e molto altro. (Nella foto: torta di verdure giapponese).

 

 

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