Accanto alle attività più tradizionali della ricerca e dell’alta formazione, le università sono sempre più impegnate in quella che oggi viene comunemente chiamata come Terza Missione, ovvero l’apertura degli atenei verso il contesto socio-economico mediante la valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze in essi prodotte. Una valorizzazione che può essere di tipo economico, attraverso il trasferimento dei risultati della ricerca al mondo imprenditoriale (creazione di nuove imprese, sviluppo di nuovi prodotti e servizi, sfruttamento di brevetti, etc.) o di tipo socio-culturale, attraverso la gestione di beni pubblici (spazi, musei, collezioni) e il maggiore coinvolgimento della società nella vita della comunità scientifica (Public Engagement). Attività diverse che, oltre a produrre benefici sulla società, vengono oggi prese in considerazione anche per la valutazione delle università in ambito sia nazionale, in particolare dall’Anvur, l’agenzia per la valutazione del sistema universitario e della ricerca, che internazionale, attraverso i ranking che ogni anno vengono prodotti dalle varie agenzie. Ed è proprio per capire come i diversi aspetti della Terza Missione rientrino nelle valutazioni nazionali e nei ranking internazionali che giovedì 2 novembre in Archivio Antico di Palazzo Bo in via VIII febbraio 2 a Padova è in programma il convegno dal titolo “Academic rankings and civic universities: Italian higher education institutions at the challenge of Third Mission”, organizzato dall’Università di Padova in collaborazione con l’Università di Bologna. L’evento vuole porsi in generale, spiega una nota, come un primo sistematico momento di confronto su due temi cruciali per lo sviluppo in chiave competitiva del sistema universitario nazionale: i ranking accademici, che si stanno affermando ormai come un fattore chiave per l’attrazione di studenti, investimenti e corpo docente e, appunto, la Terza Missione, intesa non solo come trasferimento tecnologico ma anche come gestione dei beni pubblici e rapporto tra società e scienza. “Attraverso questa iniziativa vogliamo aprire un dialogo costruttivo con le agenzie di ranking internazionali, anche al fine di migliorare il posizionamento generale degli atenei italiani nelle relative classifiche. Durante il summit», ha precisato Giulio Vidotto, Coordinatore della Commissione Ranking e Bilancio Sociale dell’Università di Padova “verranno affrontati aspetti legati alla qualità della didattica, della ricerca e, in particolare, della Terza Missione, che verrà esaminata sotto ambiti ancora poco investigati come quelli del Public Engagement e della gestione dei beni pubblici. Tale evento speriamo inoltre possa costituire un primo passo verso la creazione di un tavolo di confronto permanente tra atenei italiani sul versante dei ranking internazionali». Per i ranking, ci saranno per la prima volta a confronto in Italia i responsabili scientifici delle due principali agenzie internazionali: Ben Sowter di QS e Duncan Ross di Times Higher Education, oltre a  M’hamed Aisati, Vice Presidente di Elsevier, la casa editrice che gestisce il database delle pubblicazioni scientifiche Scopus.com. “Pare utile una politica nazionale verso i ranking accademici internazionali, che possa tenere conto delle caratteristiche del sistema universitario italiano.  Pare anche utile evidenziare» sostiene Mirko Degli Esposti, Prorettore Vicario dell’Università di Bologna «alcune palesi distorsioni operate dai gestori di queste classifiche, come ad esempio l’uso del rapporto docenti/studenti. Questo indicatore, presente in numerose classifiche internazionali,  finisce per penalizzare pesantemente le università pubbliche che mirano ad offrire una didattica di qualità ma ad un numero elevato e sempre maggiore di studenti”. Per quanto riguarda, invece, la Terza Missione, essa sarà investigata sotto il profilo della gestione delle attività culturali (Marta Lourenço, Chair della Commissione Musei e Collezioni Universitarie dell’ICOM-International Council of Museums), della valorizzazione della Ricerca (Riccardo Pietrabissa, Past President e attuale membro del Consiglio Direttivo di Netval) e del Public Engagement (Andrea De Bortoli, Direttore di Agorà Scienza-Università di Torino) e di come tutti questi aspetti rientrino nella attività di valutazione dell’ANVUR (Daniela Baglieri, Presidente Commissione ANVUR-Terza Missione). L’evento avrà poi una coda nella mattinata del giorno successivo, venerdì 3 novembre, con un workshop per i referenti delle università italiane, in cui si affronteranno i temi della definizione e del computo dei dati richiesti dalle agenzie di ranking, anche al fine di condividere buone pratiche e individuare prassi comuni. Il 2 novembre dalle ore 9.30 in Archivio Antico di Palazzo Bo in via VIII febbraio, a Padova i lavori saranno aperti dai saluti di Rosario Rizzuto, Rettore dell’Università di Padova, Mirko Degli Esposti, Prorettore Vicario dell’Università di Bologna, e Giulio Vidotto, Coordinatore della Commissione Ranking e Bilancio Sociale dell’Università di Padova, e continueranno con gli interventi di Martin Ince, President ABSW – Association of British Science Writers, e Daniela Baglieri, President, Commission for the Third Mission, ANVUR. Nel pomeriggio, sarà la volta di Ben Sowter, Head of QS Intelligence Unit, Marcella Bonchio, Prorettore alla Ricerca dell’Università di Padova, e Duncan Ross, Director of Data and Analytics, Times Higher Education. Informazioni e Programma: http://www.unipd.it/academic-rankings. (m.m.)

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