«Come ingegneri abbiamo più volte constatato come non sia il terremoto, l’evento sismico in sé, la prima causa di mortalità – ha sostenuto Gian Pietro Napol, presidente della FOIV ma i crolli dovuti ad edifici costruiti senza adeguata attenzione ai criteri di prevenzione antisismica. “Prevenzione” dunque è per noi la parola chiave, che significa primariamente condurre una analisi accurata dei territori nei quali si andrà ad edificare; significa altresì progettare e costruire seguendo i criteri antisismici, e tenendo conto delle diverse criticità; significa costruire impiegando materiali idonei e di qualità. Solo con una attenta analisi, con l’applicazione delle normative antisismiche, e con l’utilizzo di materiali di qualità è possibile fare prevenzione intelligente ed efficace. Come categoria ci sentiamo impegnati in prima persona in questo senso. Per questo abbiamo proposto alla Regione e alle associazioni di categoria (Unindustria, ANCE, Confartigianato) uno screening delle condizioni degli edifici esistenti, propedeutico alla valutazione della vulnerabilità sismica e alla definizione degli interventi da realizzare per la mitigazione del rischio.» Come ingegneri della Federazione Ordini Ingegneri del Veneto (FOIV) è stata chiesta maggiore prevenzione e proposto alla Regione uno screening degli edifici esistenti. Il presidente degli ingegneri del Veneto ha ricordato che fino al 1982 si è progettato senza applicare le norme antisismiche. Nuova zonizzazione antisismica del territorio in vigore solo dal 2008. La terra continua a tremare. Dalla fine di aprile ad oggi, tutta la Penisola dal Nord a Sud ha tremato più volte. Il 19 aprile una scossa di magnitudo 3.6 della Scala Richter è stata avvertita nelle Eolie e di magnitudo 3.1 nella Marsica; l’11 maggio in provincia di Cuneo si è verificata una scossa, più lieve, di magnitudo 1.3; il 12 maggio, alle 4.02 una scossa con epicentro a Montebelluna di magnitudo 3.5 è stata avvertita in tutto il trevigiano sino a Mestre. I comuni dove la scossa è stata avvertita maggiormente sono quelli dell’Altamarca: Cornuda, Crocetta del Montello, Farra di Soligo, Follina, Miane, Montebelluna, Moriago della Battaglia, Pederobba, Sernaglia della Battaglia, Valdobbiadene e Vidor. Il terremoto è stato il più forte negli ultimi trent’anni anni, ma considerato in linea con i movimenti sismici che periodicamente si replicano sulla faglia del Montello. Sono ancora vividi i ricordi del sisma del 6 maggio 1976 che devastò il Friuli Venezia Giulia, in un mese di maggio particolarmente caldo come caldi sopra la media stagionale sono questi giorni. Per non parlare del sisma del 19 aprile in Nepal; e nei giorni scorsi una seconda fortissima scossa ha martoriato ulteriormente il paese, già profondamente ferito. A fronte di tutto questo, è comprensibile parlare di “allarme sicurezza”, così come è necessario eseguire una analisi del territorio in materia di rischio sismico, e di prevenzione antisismica.  

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