“Per la straordinaria carriera olimpionica, raggiunta con tenacia e coraggio, per essere magnifico esempio per tutti i giovani di determinazione, costanza, impegno, ma anche per aver scelto Verona quale città in cui vivere oltre che lavorare”. Queste le principali motivazioni per le quali la nuotatrice e campionessa Federica Pellegrini ha ricevuto le Chiavi della Città di Verona (foto). A consegnarle il riconoscimento è stato il Sindaco Federico Sboarina, con una cerimonia a palazzo Barbieri. Le Chiavi della Città sono la più alta onorificenza che viene consegnata ad una personalità illustre come forma di pubblico riconoscimento. Negli ultimi dieci anni sono state consegnate allo scrittore inglese Tim Parks, al compositore polacco Krzystof Penderecki, alla pattinatrice Carolina Kostner e all’artista Adriano Celentano. Alla cerimonia, in sala Arazzi, presenti il presidente del Coni Veneto Gianfranco Bardelle, il fiduciario provinciale Coni Alberto Michetti, il direttore tecnico delle squadre nazionali nuoto della FIN Cesare Butini con il responsabile settore impianti FIN Maurizio Colaiacomo, il consigliere del comitato regionale veneto FIN Alberto Burlina, il presidente della Fondazione Bentegodi Cristiano Tabarini, con il direttore Stefano Stanzial. Sul fronte atleti, ad accompagnare la Pellegrini, i nuotatori Carlotta Zofkova Costa, Luca Pizzini e Simone Sabbioni, insieme al tecnico federale e allenatore del Centro Federale Matteo Giunta. “Sono emozionata e onorata di questo premio. Vivo a Verona dal 2006 e due mesi fa ho preso anche la residenza – ha detto Federica Pellegrini -, una scelta fatta col cuore, perché in questa città ho trovato casa, equilibrio e serenità. E poi è di una bellezza come poche, tanto che davanti a piazza Erbe resto ancora a bocca aperta. Vengo da una realtà molto piccola, ho viaggiato molto ma nelle grandi città mi sono persa. Verona ha la dimensione e le caratteristiche perfette per vivere bene, oltre naturalmente ad un Centro Federale che mi auguro possa continuare ad essere punta di diamante del nuoto veronese”.  Il sindaco di Verona ha ricordato che “la prima volta che ho incontrato Federica era il 2007, ad un evento al Circolo Ufficiali di Castelvecchio. Lei, da poco arrivata a Verona, era accompagnata dal compianto Alberto Castagnetti, io ero in veste di neo assessore allo Sport. In dieci anni è riuscita a vincere tutto e di più, diventando una leggenda dello sport italiano. Verona e il suo Centro Federale l’hanno accolta come una figlia, attuando anche una serie di interventi sulle piscine di via Galliano – dalla ristrutturazione alla copertura invernale – per garantire a lei e agli atleti di allenarsi nelle migliori condizioni. Orgogliosi dell’ennesima medaglia d’oro conquistata quest’estate ai Mondiali di Budapest e di averla a tutti gli effetti come cittadina veronese, siamo davvero lieti di dimostrarle, con questo riconoscimento, la nostra ammirazione e gratitudine”, ha concluso il sindaco Sboarina.

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