“Di fronte al grande tema dell’acqua, bene prezioso fondamentale, servono grandi aggregazioni di bacino. Piccolo, in questo caso, non solo non è bello, ma è anche pericoloso”. Lo ha preciato il sindaco di Vicenza Achille Variati in relazione al via libera della giunta alla nascita della nuova società “Viacqua” dalla fusione tra Acque Vicentine e Alto Vicentino Servizi, operazione che entro metà ottobre sarà votata dal consiglio comunale come dagli altri 68 consessi dei Comuni proprietari delle due aziende. “Il servizio idrico – ha proseguito Variati – fino a pochi anni fa era in capo ad Aim, quindi totalmente di proprietà comunale. Con Acque Vicentine ci siamo associati ad altri 30 Comuni. Ora entriamo a far parte di un sistema territoriale ancora più grande, fatto di 69 Comuni e 550 mila abitanti, con la prospettiva di raggiungere tutto il milione di abitanti e i 150 Comuni del nostro ambito territoriale. E’ questa la strada giusta per garantire a tutti l’assoluta qualità dell’acqua a tariffe contenute”. “L’operazione di fusione per incorporazione di Alto Vicentino Servizi (AVS) in Acque Vicentine – ha precisato l’assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri – si fonda sulla volontà di assicurare una prospettiva di sviluppo importante alle due realtà, sia in termini di adeguamento alla normativa, che prevede per il futuro l’individuazione di un gestore unico nell’ambito territoriale di riferimento, sia sul fronte industriale, con maggiori possibilità di realizzare un ambizioso quanto indispensabile piano di investimenti, sia sotto l’aspetto finanziario, perché un soggetto più grande avrà maggiore possibilità di accedere al credito. Senza contare le sinergie generate dalla fusione rispetto ai costi, il mantenimento e la valorizzazione occupazionale, il rafforzamento patrimoniale e, naturalmente, l’ottimizzazione e il miglioramento qualitativo dei servizi offerti all’utenza”. “Pur partendo da una posizione di predominio, ovvero dalla possibilità di scegliere tre membri e il presidente del CdA dell’attuale società – ha sottolineato il presidente di Acque Vicentine Angelo Guzzo –, a fronte di un progetto lungimirante il Comune di Vicenza ha messo a disposizione i suoi numeri e il suo peso all’interno di una governance complessiva che andrà organizzata perlomeno con i 9 Comuni con cui raggiunge il 51% degli abitanti. Questa scelta va sottolineata, perché davvero Vicenza si è comportata da capoluogo, mettendosi alla guida di un percorso innovativo, importante dal punto di vista industriale, nella logica di creare un’azienda sempre più efficiente, capace di maggiori investimenti e di migliori servizi”. Non appena tutti i consigli comunali dei 69 Comuni coinvolti avranno votato l’operazione, l’assemblea delle due società darà il via all’iter che, all’inizio del nuovo anno, porterà alla nascita di “Viacqua spa”, in cui gli attuali Comuni soci di Acque Vicentine peseranno per il 52% e gli attuali Comuni soci di AVS per il 48%. Acque Vicentine vanta oggi un patrimonio di 31 milioni di euro e un utile di 3,8 milioni di euro nel 2016, AVS un patrimonio di 21 milioni di euro e un utile di 4,2 milioni di euro. Acque Vicentine, di cui Vicenza detiene il 58%, è partecipata da 31 Comuni, AVS da 38 Comuni.