Pagamenti e POS, siamo alla stretta finale. Mentre la diffusione della “moneta” elettronica prende sempre più piede a spese del caro, e, per carità ancora utile, vecchio contante, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un decreto per il recepimento in Italia della Direttiva UE che interviene in particolare sulla regolamentazione delle commissione bancarie per i servizi come POS (Point of sales) e Bancomat con un provvedimento che fissa, appunto, sanzioni pecuniarie fino a 30 euro per chi “obbligato” rifiuta pagamenti in moneta elettronica. L’argomento è stato pubblicato su Qui Finanza.it e proposto da Adico di Mestre (Associazione Difesa Consumtaori). L’idea di sanzionare chi non accetta pagamenti con il POS trova l’appoggio del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che però spinge per una multa più salata. “Bene ipotizzare sanzioni per chi non accetta pagamenti con il POS. Ma una multa di 30 euro mi sembra un po’ bassa” – ha sottolineato il ministro – che chiede un dialogo con le banche affinché “possano aiutarci a ridurre le commissioni e l’onere per chi usa i POS”. Un obbligo che riguarda praticamente tutti. Tutta l’attività di commercio e gli esercenti dovrebbero dotarsi del POS. Dai negozi ai ristoranti, dalle gelaterie alle pizzerie fino ai pub passando per i bar. Ma non finisce qui, l’obbligo riguarderà tutti i professionisti che operano a diretto contatto con il pubblico e che quindi devono consentire ai clienti di pagare con bancomat e carte di credito. Un passo avanti , dunque, per avvocati, commercialisti, medici. Esclusione temporanea per tabaccai e benzinai – Si va, invece, verso la temporanea esclusione per tabaccai e benzinai in virtù del fatto che incassano imposte e le riversano all’Erario. È il caso dei tabaccai che gestiscono le marche da bollo o dei benzinai che operano di fatto da sostituti nell’incassare le accise per conto dello Stato. Provvedimenti e sanzioni che vanno di pari passo con il taglio delle commissioni bancarie per chi accetta pagamenti con bancomat, carta di credito o prepagata. Tra le novità, anche l’obbligo per i prestatori di servizi interbancari di applicare, per tutti i tipi di carte, commissioni di importo ridotto per i pagamenti fino a 5 euro rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore, così da promuovere l’utilizzo delle carte anche per questi pagamenti.