L’università di Padova inizia già a lavorare al progetto che la porterà alle celebrazioni, nel 2022, per i suoi ottocento anni di storia. Dal giornale Il Bo si è appreso che il Consiglio di amministrazione ha approvato le linee guida che caratterizzeranno le celebrazioni, stanziando già un fondo di un milione di euro. Si parte dall’unificazione delle quattro collezioni dell’Orto botanico (Erbario, Algario, Spezieria e Museo botanico) al piano terra dell’edificio storico con un allestimento interattivo e multimediale. La parte più importante dei lavori riguarderà però Palazzo Cavalli con un aggiornamento del progetto museo e l’apertura totale dello stabile che, nelle intenzioni dell’ateneo, diventerà il museo della scienza di Unipd. I lavori inizieranno già a ottobre per concludersi entro 48 mesi. Gli spazi ricavati serviranno per garantire un nuovo percorso integrato, anch’esso fortemente interattivo e multimediale, dedicato alle ricche esposizioni naturalistiche permanenti dell’ateneo (geologia, paleontologia, mineralogia, zoologia e antropologia) e un’area, invece, dedicata a mostre temporanee che valorizzino l’intero patrimonio museale dell’Università. Si punta alla creazione di un percorso museale diffuso che idealmente e nella pratica parta proprio da Palazzo Cavalli (con di fronte la Cappella degli Scrovegni) e poi porti il flusso turistico verso Palazzo Bo, l’Orto botanico, il Musme e la Specola. Una vera e propria rete per valorizzare l’immenso patrimonio culturale, scientifico e artistico dell’ateneo con l’interessamento del ministero dei Beni culturali per l’inserimento come progetto pilota per la creazione di un museo integrato universitario scientifico. Ci sarà spazio anche per il rilancio degli studi storici interdisciplinari sull’ateneo di Padova anche attraverso un piano editoriale di alta divulgazione e saggistica a distribuzione nazionale e uno per la saggistica dedicata ai bambini e ai ragazzi sugli highlights degli 800 anni di storia dell’università di Padova. Gli eventi di comunicazione, come anche la presentazione dello slogan e del logo per le celebrazioni, inizieranno già a novembre con la presenza di Ernest Moniz, fisico del MIT e politico statunitense, già segretario per l’energia nell’amministrazione Obama, e di Leymah Gbowee, pacifista liberiana, premio Nobel per la pace, che porterà una lectio magistralis sui diritti delle donne, in collaborazione con la Fondazione Veronesi.