La tutela degli emigranti anziani e il sostegno ai giovani all’estero. Questo il messaggio lanciato in occasione della 52/ma Assemblea generale dell’Associazione Bellunesi nel Mondo (ABM) svoltasi il 22 luglio a Belluno, presso la Sala Bianchi. A moderare l’Assemblea la vice presidente Patrizia Burigo. Il presidente Oscar De Bona (foto), nella sua relazione morale, dopo aver descritto i momenti più significativi succedutesi nell’arco del 2016-2017, ha evidenziato come l’ABM stia seguendo, attraverso i propri uffici e il supporto delle Famiglie Bellunesi all’estero, l’allarmante situazione vissuta da numerosi emigranti in Svizzera che, anziani, si trovano soli e in molti casi vengono assegnati, senza il parere dei propri parenti in Italia, a tutori d’ufficio. “Abbiamo avuto anche casi – ha informato De Bona – di nostri soci deceduti in Svizzera, che a insaputa dei parenti in Italia, sono stati cremati e seppelliti. Questo non deve accadere e a tal proposito vogliamo attivare una rete di solidarietà”. De Bona ha voluto poi rimarcare come “il futuro dell’ associazione passi da una parte attraverso Bellunoradici.net e ai “nostri” giovani che in questo momento si trovano all’estero e, dall’altra, attraverso una forte attività di ricerca storica e di archivio, affinché la nostra storia non vada nell’oblio”. Durante l’Assemblea si è discusso anche di come si debba cambiare la modalità di voto per gli iscritti all’Aire e anche di come si debba modificare la legge che regola l’assistenza sanitaria per i nostri emigranti: “pensate – ha sottolineato De Bona – che se un italiano iscritto all’Aire dovesse essere ricoverato per una situazione non grave, lo stesso si troverebbe a pagare un pacchetto di permanenza in ospedale pari a 27 giorni. Stiamo parlando di cifre che variano da 2500 euro in su. E dovrebbe pagarli anche se di questi ne usufruisce solo uno”. Dopo la relazione del Presidente la parola è passata al tesoriere Angelo Paganin. Attraverso la proiezione del bilancio consuntivo 2016 e preventivo 2017 Paganin ha illustrato gli obiettivi raggiunti, ringraziando per questo il personale e i volontari. “L’ABM versa in buona salute, ma di certo dobbiamo vigilare e fare i giusti investimenti, perché ormai viviamo in un periodo completamente fluido e i cambiamenti, anche a livello economico, sono a breve termine”, ha sostenuto Paganin. Saverio Sanvido, coordinatore delle Famiglie Bellunesi in Svizzera e presidente della Famiglia di Zurigo, ha portato all’attenzione dei soci la difficile situazione che stanno vivendo i sodalizi bellunesi in terra elvetica: “manca il ricambio generazionale. Dobbiamo puntare sui giovani e far capire loro che, anche se sono nati e cresciuti in Svizzera, hanno un legame con Belluno”. Altri interventi sono giunti dalla Famiglia del Nord Reno Westfalia, con il suo rappresentante Dario Olivier; dal presidente del Cave Aldo Rozzi Marin; dal presidente dell’associazione “Amici Flores da Cunha”, Gabriele Galletti; dal presidente della Famiglia Bellunese di Lucerna, Giuseppe Deon; da Roberto Padrin, in rappresentanza della Provincia di Belluno; dal consigliere regionale Franco Gidoni; dal senatore Raffaela Bellot e dagli onorevoli Federico D’Incà, Roger De Menech e Isidoro Gottardo, quest’ultimo in rappresentanza del Ministero degli Esteri. Ad aprire l’Assemblea, in rappresentanza del Comune di Belluno, l’assessore Maurizio Busatta, mentre la voce della community di Bellunoradici.net è arrivata attraverso i video messaggi di Cristina Stievano, Gil Karlos Ferri e, di persona, con Paola Demattè e Renzo Andrich. La parola è inoltre passata al presidente onorario ABM Gioachino Bratti e al direttore responsabile della rivista “Bellunesi nel mondo” Dino Bridda.

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