Sono quattro i progetti che 46 giovani studenti e laureati svilupperanno durante le sei settimane di Active Learning Lab – Urban Innovation, il laboratorio di didattica innovativa del Campus Treviso (foto). Lavoreranno, spiega una nota di Cà Foscari, in gruppi interdisciplinari per trasformare Treviso in una “Città Generativa” mettendo a disposizione competenze, idee, networking, expertise provenienti dal mondo accademico. I partecipanti selezionati provengono da diverse aree disciplinari e diversi atenei, tra cui Università IUAV di Venezia, Università degli studi di Padova, Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Università Ca’ Foscari. Tra i partecipanti anche 8 richiedenti asilo e rifugiati residenti nella provincia di Treviso. Hanno un buon livello di italiano, tutti A2, alcuni B1 e sono molto motivati a partecipare al laboratorio e contribuire nello sviluppo delle idee. Hanno competenze diverse, dall’ambito sociale, a quello economico, linguistico e scientifico. Provengono da Afghanistan, Senegal, Sierra Leone, Camerun, Nigeria, Togo e Costa d’Avorio e sono ospitati nei centri di accoglienza e SPRAR di Treviso. I richiedenti asilo/rifugiati sono inseriti nel percorso grazie al lavoro di un tutor interculturale dedicato e alla collaborazione con la Prefettura di Treviso e con gli enti gestori: Coop. La Esse, SPRAR Treviso, Casa Rosa, Nova Facility, Caritas Treviso e Coop. Hilal. “L’Active Learning Lab – Urban Innovation – ha precisato Ricciarda Ricorda, prorettrice alla Didattica dell’Università Ca’ Foscari Venezia – conferma l’impegno di Ca’ Foscari nel campo della didattica innovativa, con la sperimentazione di nuovi modelli di apprendimento che preparino gli studenti a lavorare in una società globale e in rapida evoluzione: il pensiero critico, le competenze trasversali, la risoluzione dei problemi sono gli elementi chiave di un programma formativo a tutto tondo, che si misura anche questa volta, nel Campus di Treviso, con un importante progetto di innovazione urbana”. Il Comune di Treviso, attraverso la Treviso Smart Community sostiene una borsa di ricerca sullo Urban Center di Treviso, uno dei quattro progetti che saranno sviluppati durante il laboratorio. L’iniziativa ha inoltre il sostegno di Fondazione Iglesias, Camera di Commercio di Treviso-Belluno, Camera di Commercio di Venezia-Rovigo-Delta lagunare, Unindustria Treviso, Confartigianato Treviso, Unicredit e Generali, AIM Energy, Rotary Treviso, MOM Treviso. Queste le idee innovative: il titolo che fa da cappello ai temi che vengono trattati all’Active Learning Lab – Urban Innovation 2017 è “Città generative”. Con l’aggettivo “generativa” si intende la capacità di una città di trasformare la spesa sociale da costo ad investimento, valorizzando al meglio le risorse e le capacità già a disposizione. In questa nuova edizione sono sviluppati 4 progetti innovativi proposti da realtà presenti sul territorio veneto e provenienti dal pubblico e dal privato. Urban Center Treviso: é l’apertura di uno spazio di informazione, comunicazione e partecipazione attiva della cittadinanza su progetti di trasformazione urbana. Il progetto ha come obiettivo dotare Treviso di uno spazio capace di mettere in dialogo diversi attori del territorio provenienti dal pubblico e dal privato, stimolando il protagonismo della cittadinanza nei processi decisionali. Progetto Età Evolutiva: è lo sviluppo di un servizio rivolto a bambini e giovani (3-18) che soffrono di disturbi specifici dell’apprendimento, con l’obiettivo di integrare 3 dimensioni legate alla salute della persona: sportiva, sanitaria e sociale. Il progetto mira a creare una rete di collaborazione con diverse realtà del territorio già impegnate in questi ambiti, in particolare le scuole, le Ulss, le famiglie e le diverse realtà sportive. Fuori Programma: Bar Bio Social: Cooperativa Solidarietà – Cooperativa Topinambur -Associazione Hilal. Poi, lo sviluppo di un’attività commerciale (rivendita di prodotti biologici coltivati dalla Cooperativa Topinambur) e di uno spazio relax, all’interno del centro storico di Treviso gestito da persone con disabilità o in condizione di marginalità sociale. Il progetto nasce con il duplice obiettivo di favorire l’impiego lavorativo di persone con disabilità o considerate “deboli” all’interno della società, in un’ottica di welfare generativo e di sensibilizzazione della cittadinanza. Social Lighting. E’ lo sviluppo di un sistema di illuminazione a LED in uno spazio pubblico di un quartiere “periferico” di Treviso che permetta alla cittadinanza di interagire nella decisione del colore e dell’intensità della luce. Il progetto ha diversi obiettivi di impatto: risparmio energetico effettivo e sensibilizzazione della cittadinanza rispetto a questo tema; miglioramento urbano del quartiere, incluso il tema della sicurezza pubblica; valorizzazione del territorio; miglioramento del benessere della comunità attraverso processi di partecipazione cittadina. L’Active Learning Lab si svolge presso il Centro SELISI – Scuola di Economia, Lingue e Imprenditorialità per gli Scambi Internazionali, in Riviera Santa Margherita, a Treviso, e in diversi spazi della città.

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