Un focus sul valore dell’italianità, l’ingresso di nuove gallerie di ricerca rivolte a un nuovo collezionismo e iniziative inedite e sempre più attrattive per il fuori fiera. Sono queste le principali novità della 13/ma edizione di ArtVerona | Art Project Fair (Veronafiere, 13-16 ottobre) guidata dalla nuova direttrice artistica, Adriana Polveroni, e presentata a Milano negli spazi di H+ (foto). Dopo l’affinamento e il crescente successo delle ultime edizioni, la manifestazione si presenta quindi rinnovata nella proposta espositiva e culturale. Quattro le sezioni espositive – Main Section, Raw Zone, Scouting, i8 – spazi indipendenti – che ospitano 130 gallerie in due padiglioni: uno prevalentemente dedicato agli artisti storicizzati, l’altro indirizzato verso gli artisti delle ultime generazioni. “Mettere in relazione l’arte e la cultura con le eccellenze del nostro portfolio fieristico, come Vinitaly, Marmomac e Fieracavalli – ha detto Barbara Blasevich, consigliere di amministrazione di Veronafiere Spa – è tra gli obiettivi del nostro percorso di sviluppo individuato da un piano industriale di 100 milioni di euro al 2020. Per questo – prosegue Blasevich – Veronafiere con ArtVerona punta a creare networking e contaminazioni tra cultura e impresa, per comunicare al meglio il made in Italy”. “Viaggio in Italia #backtoitaly è il tema portante della prossima ArtVerona – ha sottolineato Adriana Polveroni, direttore artistico della manifestazione – con cui intendiamo comunicare non solo il fascino che l’Italia ha esercitato sugli artisti nelle epoche passate, ma anche le nuove generazioni artistiche. Si tratta di un confronto necessario – ha concluso Polveroni – per tornare a valorizzazione l’arte italiana e i suoi artisti anche nei grandi appuntamenti internazionali”. Ma il “Viaggio in Italia” disegna anche uno scenario complesso, una realtà molto diversa dal “Paese dove fioriscono i limoni” celebrato da Goethe. E le gallerie più giovani e di ricerca sono chiamate a confrontarsi sull’attuale criticità di questo tema. Coerente con un’impostazione che si pone nel vivo della scena contemporanea e volendo fare di un appuntamento di mercato un’occasione anche per produrre cultura, ArtVerona porta avanti l’impegno nel promuovere l sistema dell’arte nei suoi diversi segmenti. Anzitutto con Level 0, che vede i direttori dei principali musei d’arte contemporanea scegliere altrettanti artisti da esporre nei propri spazi, ma anche attraverso l’istituzione di nuovi premi tra cui Sustainable Art Prize, nato da una collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia dedicato al tema della sostenibilità e il Premio Fotografia under 40 che sottolinea la trasversalità di questo medium nell’attuale produzione artistica. Si riconfermano inoltre il Premio Icona, OTTELLA for GAM, Display, il Fondo Privato Acquisizioni, e il premio i8 – spazi indipendenti. Si rafforza l’impegno nel mettere al centro del progetto i collezionisti, parte dei quali oggi è riunita nel neonato Consorzio Collezionisti delle Pianure, portatore di una visione meno singolare e più condivisa del collezionismo. Il progetto editoriale Critical Collecting e quello social di Collector Studios contribuiscono ad indagare tale fenomeno, insieme ad altri appuntamenti durante l’anno che coinvolgeranno altre istituzioni. Dalla centralità del collezionismo nasce anche Primo Amore, piattaforma che vuole indirizzare il pubblico e un collezionismo più giovane verso opere di qualità, ma dal facile accesso economico, entro i 5.000 euro. Infine il fuori fiera, che presenta appuntamenti di forte attrattività con i magnifici spazi museali veronesi che aprono le porte a mostre come Il mio corpo nel tempo. Roman Opalka, Urs Lüthi, Luigi Ontani, curata da Adriana Polveroni e ospitata dal 13 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018 alla Galleria d’Arte Moderna A. Forti Palazzo della Ragione, e Iconoflas. Il conflitto delle immagini, curata da Antonio Grulli, al Museo di Castelvecchio dal 13 ottobre al 7 gennaio 2018.

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