Al giardino “G.Lorenzoni”, il 28 maggio (h 10.00) evento di presentazione del volume dedicato agli orti botanici italiani: i veneti sono quello di Padova e proprio quello del Cansiglio di Veneto Agricoltura, che riapre dal prossimo fine settimana. Destinazione Cansiglio dunque per una gita nel Bosco dei Dogi è quasi obbligata. Riapre dopo la chiusura invernale il magnifico Giardino botanico alpino “G. Lorenzoni” di Veneto Agricoltura, che del resto ha in gestione la foresta demaniale regionale, quasi 4000 ha a cavallo delle province di Belluno e Treviso; e per l’occasione esplode la festa. Due i momenti clou in programma domenica: sarà presentato il volume “Orti Botanici eccellenze italiane”, presente anche il Direttore di Veneto Agricoltura, Alberto Negro; alle ore 15.00 è prevista una visita guidata al Giardino. La pubblicazione, un progetto editoriale articolato che presenta un’intera sezione dedicata proprio al Giardino Botanico Alpino di Pian Cansiglio, è ricca di contributi di vari autori che si rivolge a un’ampia platea di lettori e di possibili fruitori; è stata realizzata dall’Associazione Nazionale Nuove Direzioni, Marina Clauser e Pietro Pavone della Società Botanica Italiana ne sono i curatori, l’editore è Thema Edizioni. Traspare dal testo che gli Orti ed i Giardini Botanici sono un’eccellenza italiana in continua trasformazione, un patrimonio storico unico, diversificato e complesso, conosciuto e visitato da specialisti, appassionati di botanica e studenti, ma soprattutto da tanti turisti e curiosi. Il volume fornisce inoltre interessanti approfondimenti su queste strutture ricche di storia, cultura e arte, capaci non solo di affascinare ma anche di comunicare l’importanza di piante e fiori; gli Orti ed i Giardini botanici svolgono infatti non solo attività tecniche finalizzate alla tutela di piante rare fuori dall’habitat di provenienza o alla conservazione di semi di specie a rischio d’estinzione, ma offrono interventi formativi per gli studenti, dall’università alla scuole dell’infanzia, senza dimenticare il vasto pubblico. Tutto ciò per far acquisire comportamenti virtuosi nei confronti della natura e per diffondere la consapevolezza che la vita sul nostro Pianeta senza le piante non sarebbe possibile per l’uomo.Il Giardino Botanico Alpino del Cansiglio è stato ideato nel 1972 dal prof. Giovanni Giorgio Lorenzoni, docente all’Università di Padova e dal dott. Giovanni Zanardo, ispettore del Corpo Forestale dello Stato che ne avviò la realizzazione. Il Giardino è dedicato alla memoria del prof. Lorenzoni nel 1994 ed è stato ufficialmente inaugurato nel 1995, in occasione del 450° anniversario dell’Orto Botanico padovano, con cui esiste un rapporto di costante collaborazione. Tale manifestazione ha dato ufficialità ad una struttura che rappresenta una realtà molto importante per la zona, non solo per la sua bellezza e funzionalità ma perché permette di osservare e conoscere un elevato numero di specie vegetali e di habitat lontani tra loro anche parecchi chilometri. Nel Giardino si è scelto di accogliere solamente la flora e la vegetazione del massiccio montuoso Cansiglio – Col Nudo – Cavallo, dalla pedemontana alle cime più alte, con l’eccezione di qualche area vicina di elevato interesse botanico.

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