Incontro con Aleida Guevara March, figlia di Ernesto Che Guevara, organizzato dal Corso di aggiornamento professionale in Studi Latinoamericani e dei Caraibi (direttore Antonella Cancellier) nell’ambito di una serie di appuntamenti volti a celebrare i 50 anni dalla morte del Che in Bolivia, avvenuta il 9 ottobre 1967. Questo è avvenuto in una sala gremita di studenti e nostalgici del Sessantotto, quella del teatro Ruzante. Aleida Guevara ha letto e commentato in spagnolo alcuni brani del padre, ed ha esortato i ragazzi alla solidarietà. “Dopo l’università – ha detto – si pensa di sapere tutto, ma solo chi si rende utile al popolo diventa un vero professionista: ingegneri e architetti devono essere capaci di ascoltare per risolvere i problemi della comunità”. Ha riferito, tra l ‘altro, di alcuni espisodi privati con il padre, quando aveva 4 anni e mezzo. “Era austero, ma alla sera, quando stavamo assieme, mi coccolava e mi raccontava storie fantastiche”, ha detto Aleida Guevara March, e “ricordo che una volta mi fece dono di un leone peluche”.