Finalmente una regolata per gli “scocciatori” petulanti che chiamano, ad ogni ora e più di una volta al giorno, i cellulari dei cittadini con l’arrivo di un deciso freno alle telefonate moleste delle compagnie telefoniche dei call center che subissano i clienti. È il Governo a intervenire con un maxiemendamento al ddl Concorrenza, approvato con la fiducia dal Senato, che prevede nuovi obblighi a favore dei consumatori. In una nota di Adico (ass. difesa consumatori) si segnala tra le tante novità ci sono settori come assicurazioni e RCA, energia, banche e poste, turismo, trasporti e professionisie, emerge in particolare la nuova disciplina a tutela dei consumatori rispetto alle telefonate spesso oppressive operate quotidianamente dai call center. Telemarketing, contatto con l’utente solo dopo esplicito consenso. Il ddl aggiorna l’art. 130 del codice in materia di protezione dei dati personali (d.lgs 196/2003) imponendo agli operatori e soggetti terzi che, tramite chiamate vocali effettuate con addetti, stabiliscono un contatto, anche non sollecitato, con l’abbonato a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale, l’obbligo di comunicare all’esordio della conversazione determinati dati. Si tratta di quegli elementi che consentono di identificare univocamente il soggetto per conto del quale avviene il contatto e, in secondo luogo, andrà indicato lo scopo commerciale o promozionale. Il contatto sarà consentito e potrà essere proseguito soltanto se l’abbonato destinatario della chiamata presta un esplicito consenso al proseguimento della conversazione. Dovrà essere adottato, si legge nel ddl, entro sei mesi dalla data in vigore della legge, un apposito decreto del Ministero dell’Interno, in concerto con il Ministero dello sviluppo economico, teso a semplificare le procedure di migrazione tra operatori di telefonia mobile e le procedure per l’integrazione di SIM card aggiuntive o per sostituire le SIM card richieste da utenti già clienti di un operatore. A tale scopo, dovranno essere previste misure che consentono di identificare il cliente in modo da consentirgli di effettuare per via telematica la richiesta di migrazione e integrazione di SIM card e tutte le operazioni a essa connesse. Tuttavia, le nuove disposizioni hanno scatenato la reazione del Garante della Privacy che ha lanciato l’allarme sul rischio di telemarketing selvaggio. Le norme del ddl concorrenza prevedono, infatti, che le chiamate commerciali possano essere effettuate soltanto a condizione che l’operatore “si presenti”, indicando all’abbonato per conto di chi sta chiamando e la ragione. Ma, prevedono, altresì che la telefonata possa andare avanti soltanto se l’utente acconsente. A detta del Garante, in tal modo, si “elimina il requisito del consenso preventivo”, rischiando di vanificare la presenza del registro delle opposizioni. Al contrario, invece, per il Mise, l’intento è quello di tutelare i consumatore, perché si consente anche a chi non è iscritto al registro di opporsi alle chiamate indesiderate. Info: www.StudioCataldi.it