In Italia solo il 4% degli studenti tra i 15 e i 29 anni studia e lavora (22,1% in Germania). I tirocini formativi sono ancora pochi e brevi e solo il 40% delle imprese ha contatti strutturati con le scuole (70% in Germania e Gran Bretagna). L’incidenza dei tecnici sul totale degli occupati sfiora il 20% e ci sono 46mila profili “introvabili”, mentre il tasso di disoccupazione giovanile è al 41,2% (27,6% in Veneto). Non è solo colpa della crisi, ma della mancanza di un rapporto diretto tra scuola e lavoro. Ricucire questo rapporto è la sfida per restituire ai giovani il diritto di “imparare lavorando”, attraverso una formazione innovativa, basata sull’incontro con i contesti produttivi, l’acquisizione di competenze trasversali e legate alla realtà. A raccogliere la sfida è la Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova, che ha mobilitato tutti gli istituti tecnici e professionali della provincia per la prima “Olimpiade della Macchina Utensile” che si terrà all’interno di un’eccellenza della metalmeccanica, FPT Industrie, azienda leader nella produzione di fresatrici a controllo numerico per la meccanica e la stampistica. L’obiettivo è far conoscere ai ragazzi le più moderne tecnologie di programmazione degli impianti produttivi, sperimentare le professionalità richieste nel settore, mettere alla prova le competenze acquisite tra i banchi direttamente sulle macchine, con il tutoraggio di imprenditori e di tecnici aziendali. L’Olimpiade teorico-pratica tra 18 team di studenti degli istituti tecnici e professionali a indirizzo meccanica e meccatronica si svolgerà 20 aprile, a partire dalle ore 9.30, alla FPT Industrie Spa di Santa Maria di Sala (Via E. Fermi, 18). Parteciperanno 75 studenti accompagnati da 17 docenti di otto scuole superiori della provincia di Padova: gli Istituti di istruzione superiore (IIS) Euganeo di Este, Levi di Mirano (Ve) e Newton di Camposampiero, gli Itis Cattaneo-Mattei di Conselve e Meucci di Cittadella, gli Istituti tecnici Marconi e Severi di Padova, gli Istituti professionali IPIA Fermi di Este e IPSIA Bernardi di Padova. A dare lo start sarà Mario Ravagnan vice presidente di Confindustria Padova e presidente della Sezione Metalmeccanici. Alle 9.30 l’avvio della gara tra i 18 team che si cimenteranno con un primo test teorico su materie attinenti l’attività proposta (tecnologia, metallurgia, programmazione e disegno tecnico), quindi con una prova esperienziale sulla lavorazione di un pezzo prodotto. Partendo dall’esame del pezzo, i ragazzi dovranno quotare il disegno inserendo tolleranze dimensionali, forma, rugosità e stilare un ciclo produttivo definendo la macchina da utilizzare, attrezzature, utensili. Mentre i ragazzi saranno impegnati nella gara, i docenti parteciperanno a un seminario di aggiornamento sulla produzione lean. Dopo la pausa pranzo in mensa aziendale e la visita ai reparti produttivi, alle ore 16.00 si terrà la premiazione del team vincitore scelto da una giuria di imprenditori, tecnici aziendali e docenti. A consegnare il premio, con Mario Ravagnan, sarà il presidente di Confindustria Padova, Massimo Finco. Ai vincitori dell’Olimpiade un buono acquisto in libri e materiale didattico di 1.000 euro e la partecipazione di diritto alla gara regionale il 26 maggio al Palazzo del Bo..

 

«Il lavoro e l’impresa devono tornare centrali all’interno dei percorsi formativi – spiega Mario Ravagnan, presidente dei Metalmeccanici e vice presidente di Confindustria Padova – per una formazione innovativa, contaminata con il know how dei contesti aziendali. Da qui l’impegno a migliorare le attività di orientamento e l’alternanza, per ridurre i tempi di transizione scuola-lavoro nel secondo Paese manifatturiero d’Europa. Padova, le sue imprese e sono certo anche i giovani, sono pronti alla sfida del modello duale alla tedesca, anticipando la riforma del Governo che punta a raddoppiare le ore di formazione in azienda negli istituti tecnici e professionali. Con l’Olimpiade lanciamo un messaggio importante alle imprese e ai ragazzi, alle scuole e alle istituzioni, per un apprendimento attivo e interdisciplinare, capace di sviluppare lo spirito imprenditoriale dei giovani e sintonizzato con la pratica professionale».

 

FPT Industrie Spa di Santa Maria di Sala, con oltre 400 addetti, 100 milioni di fatturato, è azienda leader nella produzione di fresatrici a controllo numerico di medie e grandi dimensioni per il settore della meccanica e della stampistica. Azienda a conduzione familiare, fondata nel 1969, è guidata da Gabriele Piccolo. Propone macchine di elevato contenuto tecnologico in grado di risolvere e migliorare i tradizionali processi produttivi legati alle lavorazioni meccaniche più complesse. Ha filiali commerciali e di service in tutto il mondo (Usa, Cina, Germania, Russia, Corea). FPT Industrie è un’azienda giovane e innovativa, l’età media degli addetti è 35-40 anni, collabora da tempo con Università e Istituti scolastici e ha da poco avviato una nuova collaborazione con il Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Padova.

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