Il sito archeologico di Aquileia (Udine), riconosciuto dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’Umanità, offre nuove proposte agli appassionati di archeologia e arte. Con l’apertura della Domus e Palazzo episcopale si può fare un viaggio nel cuore dell’antica Aquileia, ammirando le strutture della Domus del I-II secolo, la grande aula absidata del IV secolo, gli estesi resti musivi e murari del palazzo episcopale del V secolo. Uno step reso possibile anche grazie all’accordo per la gestione delle aree archeologiche del sito Unesco firmato mesi fa tra il Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo e la Fondazione Aquileia che ora si occupa della gestione, della manutenzione ordinaria e straordinaria e della valorizzazione dell’intero sito archeologico, mentre alla Soprintendenza restano le competenze relative alla tutela. Già la Regione Friuli Venezia Giulia aveva voluto l’istituzione della Fondazione per dare impulso alla gestione del sito. Tra i risultati già raggiunti, la recente conclusione dei lavori di restauro del Sepolcreto, necropoli costituita da cinque recinti funerari, ora si può apprezzanche con illuminazione notturna: l’area è visitabile tutte le sere di giugno, luglio e agosto (h 8-22), per offrire la possibilità di culturali passeggiate. Va ricordato che fino ad agosto c’è da visitare la mostra “Made in Roma and Aquileia”, a Palazzo Meizlik, che comprende 156 pezzi del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, oltre ai 120 provenienti dall’esposizione ai Mercati di Traiano di Roma: in mostra tanti oggetti come il collare di uno schiavo, vetri, lucerne, gemme, anfore, strumenti medicali e molti altri materiali di uso quotidiano nell’antichità tutti caratterizzati da marchi, loghi, firme. Oltre a queste realtà si aggiunge l’Aquileia Film Festival, rassegna internazionale del cinema archeologico, che dal 26 al 28 luglio vede alternarsi documentari a tema storico, archeologico ed etnologico, con i grandi protagonisti della ricerca e della divulgazione scientifica.