Superano le 62 tonnellate di merce recuperate e distribuite nel solo 2016 nel territorio provinciale, di cui ben 23 a Vicenza; 160 tonnellate di frutta e verdura che giungono dalle produzioni agricole in eccedenza grazie a una specifica convenzione con la Prefettura; 6456 famiglie aiutate di cui 2260 in città; 80 associazioni coinvolte. E’ di grande significato e valore sociale, ambientale ed economico, il bilancio del progetto Rebus che prevede il recupero di eccedenze alimentari per scopi solidali. Al supermercato Famila di Parco Città, punto vendita del gruppo Unicomm, partner donatore tra i più attivi e generosi, l’assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala (foto), il presidente di Unicomm srl Mario Cestaro e il presidente della cooperativa Verlata Lavoro che gestisce il progetto, Giuseppe Barichello hanno fatto il punto sull’iniziativa, in occasione di una delle raccolte quotidiane delle merci donate dalla grande distribuzione. Le merci, in particolare frutta e verdura e prodotti freschi, vengono infatti periodicamente consegnate alla cooperativa direttamente al magazzino del supermercato, seguendo una procedura standardizzata che consente di attivare la distribuzione prima della scadenza. Ciò permette di rispondere in modo puntuale ai bisogni delle persone che accedono al sostegno alimentare e possono così ampliare e variare la propria alimentazione, evitando in parallelo la produzione di rifiuti dannosi per l’ambiente e costosi in termini di smaltimento. E’ dal 2012 che Vicenza, tramite il progetto Rebus, ha anticipato quanto recentemente promosso dalla legge “antispreco” (166/2016 “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”) che ha dato nuovo impulso a questo tipo di iniziative. Il progetto di recupero delle eccedenze alimentari, com’è noto, è promosso e coordinato dalle ACLI provinciali di Verona e coinvolge, oltre a Vicenza, anche Verona, Mantova, Bergamo, Belluno, Ancona, Padova.