La realizzazione dell’Orte-Mestre rimane prioritaria per lo sviluppo economico dell’area metropolitana: sull’argomento è intervenuto Filippo Olivetti, delegato alle infrastrutture di Confindustria Venezia: «abbiamo incontrato insieme al presidente Matteo Zoppas oltre cinquanta imprenditori associati del comprensorio di Chioggia, Cavarzere e Cona – nell’ambito degli incontri territoriali che Confindustria Venezia sta portando avanti con continuità – e quando abbiamo cominciato ad affrontare il tema del possibile stralcio dal Def Infrastrutture della Orte-Mestre il clima si è immediatamente infuocato. Da molti anni gli imprenditori denunciano l’assoluta necessità di approvare e cantierizzare questo asse viario, che attraversa un’area da sempre isolata e marginale nella provincia e nella regione, che ha sopportato anche per la vicinanza con l’area di Marghera problemi economici e occupazionali rilevanti. E’ per questo che in particolare la tratta Mestre – Ravenna (la Romea Commerciale) deve continuare ad essere considerata una priorità e può rappresentare una reale opportunità di sviluppo economico in una logica metropolitana, in quanto costituisce una cerniera di collegamento tra il Veneto e l’Emilia Romagna”. Olivetti ha aggiunto che gli imprenditori avevano ritenuto di essere finalmente vicini al risultato, visto che i primi cantieri sarebbero dovuti partire alla fine del 2015. “Invece si paventa l’ennesimo stop, di fronte al quale anche oggi i nostri associati – e insieme a loro i Sindaci di Chioggia e di Cona Alberto  – hanno ribadito la loro contrarietà e insoddisfazione. Con un colpo di penna si va a “stralciare” non semplicemente un collegamento viario ma una soluzione strutturale in grado di far ripartire un intero territorio in un’ottica di lungo periodo”. “Ciò che ci amareggia ulteriormente, pur condividendo la necessità di una totale trasparenza degli appalti e di rispetto della legalità e dei controlli necessari, è che si perde completamente un faticoso e complesso lavoro comune da parte delle imprese e degli enti locali coinvolti”. Da ricordare che con la nomina del nuovo ministro alle infrastrutture il quale ha sostenuto che non è tempo di grandi opere ma di interventi utili pare che l’esigenza di arrivare ai lavori della Orte-Mestre non trova apertura. La linea politica nazionale e quella finanziaria non viaggiano, come dovrebbero invece, in parallelo, salvo fatti diversi che potrebbero maturare in avanti.

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