Vanno in crescendo i rapporti tra Trentino e Sichuan. Suggellati da relazioni bilaterali istituzionali crescenti ora c’è stata una nuova tappa con l’arrivo a Trento di una delegazione del Foreign Affairs Office capeggiata da Wen Su, nuovo direttore responsabile per l’Europa della Provincia del Sichuan e che include la presenza del direttore del Sichuan Talent Programme, l’imponente programma governativo a supporto dello scambio e attrazione di talenti tecnologici. Al centro degli incontri con la Provincia, quello con l’assessore all’agricoltura, turismo e promozione Michele Dallapiccola, il rinnovo del gemellaggio tra le due Province e la definizione di un programma biennale di azioni volte a supportare i rapporti economico-imprenditoriali, scientifico tecnologici e turistici e gli scambi culturali. Ed a proposito di gemellaggi, tra Sichuan e Trentino potrebbe nascere anche quello ispirato ai rispettivi simboli naturali del Panda e dell’Orso bruno: “Voi avete salvato il primo – ha ricordato Dallapiccola a Wen Su -, noi il secondo, un buon motivo per farne un’opportunità di reciproca promozione territoriale”. Il Sichuan ha registrato i tassi di crescita più elevati tra le diverse aree geografiche del subcontinente cinese, investendo molto sull’innovazione e su uno sviluppo sostenibile. Settori di punta sono l’information technology, la meccanica e l’agricoltura moderna, la metallurgia, l’energia rinnovabile e il green building. Settori in cui il Trentino può vantare importanti risultati e che possono essere oggetto di collaborazioni future. Particolarmente significativo che il nuovo responsabile del governo provinciale abbia scelto l’Italia e il Trentino per la sua visita di accreditamento. Sono già diverse le collaborazioni tecnologiche e commerciali siglate da imprese trentine con i partner cinesi. Particolare rilievo assume la joint venture per la produzione per il mercato cinese di una tecnologia trentina legata all’edilizia sostenibile, nonché le commesse commerciali da aziende trentine nello stesso settore. Accanto alle green tech, i settori sui quali programmare azioni bilaterali con incoming imprenditoriali e partecipazioni a fiere sono quelli dell’agroalimentare e dell’agricoltura avanzata, delle ICT e della meccanica-meccatronica. In campo universitario è stato attivato un progetto di medio termine per l’attrazione e lo scambio di studenti del Sichuan in Trentino. Lo scorso novembre è stato siglato a Trento un accordo bilaterale tra University of Electronic Science and Technology of China di Chengdu e l’Università degli Studi di Trento per favorire la collaborazione in ambiti di ricerca comuni e per promuovere la mobilità in entrata e in uscita di studenti e dottori di ricerca (fino a 10 mesi) e di docenti (da uno a sei mesi). Le strutture accademiche di UniTrento interessate alla collaborazione con UESTC sono i Dipartimenti di Economia e Management; Ingegneria civile, ambientale e meccanica; Ingegneria industriale; Fisica; Matematica; Ingegneria e Scienza dell’Informazione; Sociologia e Ricerca sociale. Di assoluto rilievo poi la partecipazione dei laboratori di ricerca dell’Ateneo trentino ad alcuni progetti di punta del Centro di Huawei di Chengdu incentrati sulle tecnologie satellitari di nuova generazione. Nell’incontro avuto con l’assessore Dallapiccola ci si è confrontati sulle opportunità di co-marketing e la costruzione di pacchetti turistici dal Sichuan verso il Trentino e viceversa anche nella prospettiva dell’attivazione di nuove linee dirette tra l’Italia e la grande provincia cinese e nella promozione presso la distribuzione locale dei prodotti della filiera agroalimentare e vinicola trentina.