Sono varie le località di montagna del Veneto che in questi giorni si preparano al Carnevale, con feste e sfilate di carri allegorici e maschere che generalmente si rifanno alle tradizioni popolari. Il Carnevale celebra in modo divertente il rinnovarsi della vita e della natura e pur essendo cambiati i costumi ed essendosi inserite figure che riguardano i maggiori eventi della cronaca, le feste sono rimaste sostanzialmente uguali nel corso del tempo. Tipico esempio è il Carnevale di Sappada (Belluno), evento atteso durante tutto l’anno, periodo di balli e divertimento. Protagoniste di queste giornate sono le maschere di legno, intagliate da artigiani locali, con disegnati grossi baffi e marcate sopracciglia (foto). I festeggiamenti del Carnevale sappadino si svolgono in tre domeniche: domenica dei poveri, dei contadini e dei signori, che ripropongono scene ed episodi riguardanti le singole classi sociali. Altre giornate caratteristiche del periodo sono il giovedì grasso e il lunedì grasso, questa dedicata interamente al Rollate, la tipica maschera che indossa una pesante pelliccia di montone, incute timore e cammina brandendo una scopa che a seconda dei casi viene usata in modo minaccioso o scherzoso. Anche l’Altopiano di Asiago (Vicenza) si prepara a festeggiare il Carnevale con una serie di iniziative. Sabato 18 febbraio si terrà la tradizionale sfilata dei carri: i partecipanti stupiranno i presenti con le loro bizzarre invenzioni, sfidandosi in una gara di discesa sulla neve esibendosi in salite, salti e acrobazie. E’ la festa della Kopa Karrukkola, diventata ormai da 50 anni una tradizione nell’Altopiano dei Sette Comuni: è il premio che viene dato al gruppo “più bagolon”, il più divertente. L’ultimo giorno di febbraio Asiago festeggia il Carnevale con i bambini che si divertiranno ad indossare le loro maschere preferite e tirare coriandoli e stelle filanti. A Sedico, sempre nel bellunese, sabato 18 febbraio vi sarà la sfilata in notturna dei carri allegorici illuminati, spettacoli di fuoco e animazione musicale e domenica 19 febbraio la sfilata di carri e gruppi mascherati dei bambini delle scuole del comune insieme ai carri mascherati dei gruppi sedicensi. Anche a Canale d’Agordo, la festa del giovedì grasso ha protagonista la “zinghenesta”, la ragazza più bella del posto, vestita con lussuosi e vistosi abiti, seguita dal “paiazo”, il giullare mezzo sbragato e da altri personaggi (i briganti, gli spazzacamini, i diavoli). Sempre nel bellunese, a Colle Santa Lucia, le maschere – secondo la creatività dei singoli – rimandano alla Commedia dell’Arte: il dottore, il vecchio, gli sposi e così via, mentre a Complico a rendere allegre le feste sono i “matathius”, uomini e donne con maschere alte sul capo, che il martedì grasso ballano e saltano. Cortina celebra il Carnevale: paradiso dei golosi, a misura di bambino e non solo, luogo della tradizione e del divertimento. Di giorno, la pasticceria declinata in ogni forma e la sera c’è l’imbarazzo della scelta tra bar, locali e ristoranti aperti a ogni sorta di eventi a tema.  Per i bambini domenica 19 febbraio è previsto l’evento Catch the color, alla sua prima edizione in Veneto: una caccia al tesoro lungo le piste da sci con tuta bianca ‘da gioco’ e sci o snowboard ai piedi alla ricerca dei check point presso cui colorare la propria tuta di verde, fucsia, giallo, azzurro e rosso per poter poi tornare alla base e festeggiare. Il 24 febbraio da non perdere l’appuntamento con l’Ice Disco Dance, per pattinare e ballare sul ghiaccio dello Stadio olimpico a suon di musica e divertimento. Come tradizione vuole sabato sera 25 febbraio, per la prima volta in notturna, la staffetta con gli sci da fondo vedrà sfidarsi a Fiames, in costume storico, le sei contrade in cui è suddivisa Cortina. Domenica 26 febbraio, riflettori puntati su Corso Italia con la sfilata delle squadre partecipanti, accompagnate dai carri folkloristici dei sestieri. (odm)

 

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