I ragazzi delle scuole primarie e secondarie del Veneto dovranno conoscere e capire gli eventi che portarono alla tragedia delle foibe e dell’esodo degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia. Lo prevede il protocollo d’intesa tra Regione Veneto, Ufficio scolastico regionale e Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati: la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’istruzione Elena Donazzan, ha approvato l’intesa, che sarà valida per tre anni. “Sottoscriverò pubblicamente il protocollo nella sede del Consiglio regionale, alla vigilia del Giorno del Ricordo, che si celebra in tutta Italia per legge nazionale il 10 febbraio – ha detto l’assessore Donazzan – L’obiettivo di questa intesa tra istituzioni, educatori e testimoni di quegli eventi è di non relegare il 10 febbraio ad un anniversario tra i tanti, ma di fare della vicenda delle foibe e dell’esodo, sconosciuta ai più sino a pochi anni fa, materia di approfondimento scolastico, con persone esperte e qualificate dal punto di vista storiografico. Credo sia un dovere della scuola e delle istituzioni rimuovere la coltre di silenzio che ha coperto per decenni una pagina dolorosa e vergognosa della nostra storia e rendere i più giovani partecipi di una vicenda che segnato la vita di molte comunità venete, che hanno accolto dal 1946 al 1954 decine di migliaia di esuli”. Il protocollo, che ha validità triennale, impegna la Regione Veneto a sostenere e coordinare le iniziative promosse dalle scuole non solo in occasione del Giorno del Ricordo, ma anche durante l’anno scolastico. L’Ufficio scolastico regionale, per parte sua, si impegna a divulgare e promuovere le iniziative di approfondimento programmate dalle scuole, a rendere disponibili nel proprio sito istituzionali documenti e materiali informativi, e a verificare gli esiti didattici e formativi delle iniziative culturali proposte su foibe ed esodo.Le associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati mettono a disposizione il proprio bagaglio di documenti, esperienze e testimonianze, fornendo alle scuole esperti per l’aggiornamento dei docenti, guide per accompagnare gli studenti nelle visite didattiche ai luoghi-simbolo delle foibe e dell’esodo, e relatori per approfondire queste tematiche con gli studenti in occasione di seminari, convegni e lezioni ‘aperte’. Infine nelle scuole secondarie di secondo grado la Regione Veneto promuoverà un concorso annuale sul tema dell’esodo e delle foibe. A valutare gli elaborati presentati saranno anche esponenti delle associazioni degli esuli. Le foibe sono cavità carsiche naturali con una imboccatura attraverso la quale i partigiani comunisti gettarono i corpi di coloro (tantissimi, a migliaia) dopo averli fucilati (si è trattato di una tragedia che colpì semplici cittadini, oppositori, religiosi, carabinieri, militari della GdF, e tanti altri): gli autori di queste eliminazioni sono stati i militari titini, appartenenti all’ex jugoslavia governata allora dal dittatore Tito. Per tanto tempo la tragedia degli infoibati, per ragioni politiche, è stata tenuta sotto silenzio, poi la verità è stata divulgata completa di particolari e testimoianze di coloro che poi sono diventati profughi di Istria e Dalmazia. La tragedia degli infoibati è stata generata dall’odio verso gli italiani e dalla furia omidica: anche gli infoibati hanno pagato con la vita, come i mln di ebrei nell’Olocausto.