Valorizzare sotto il profilo ambientale, turistico, storico e culturale un corso d’acqua molto importante in regione e, al contempo, raggiungere i vari scopi prefissati, attraverso un percorso partecipato, che veda collaborare istituzioni, associazioni, aziende e cittadini che operano lungo l’asta del Natisone. Primo del suo genere in Friuli Venezia Giulia, questo strumento di partecipazione diffusa e di coinvolgimento della comunità, consente di definire e gestire la risorsa ambientale del Natisone lungo tutti i suoi 60 chilometri di percorso. È questo lo scopo del Contratto di fiume firmato a Cividale del Freiuli (Udine). A porre la sigla sull’atto sono stati il presidente della Regione, Debora Serracchiani, il presidente dell’associazione Parco del Natisone, Claudia Chiabai, i sindaci di nove Comuni interessati dal progetto, l’amministratore unico dell’acquedotto Poiana, Attilio Vuga, e l’autorità di bacino rappresentata da Francesco Baruffi. La firma è avvenuta alla presenza del sindaco della città ospitante la sigla dell’accordo, Stefano Balloch, e quello di Manzano, comune capofila del progetto, Mauro Iacumin nonchè dell’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito. Soggetto promotore del Contratto è l’Associazione Parco del Natisone che provvederà ora ad attivare sia l’Assemblea con compiti di confronto e deliberante nonché del Comitato tecnico-istituzionale.