Della presenza degli stranieri lavoratori in Veneto s’è occupato l’ufficio statistica della Regione. Si è appreso infatti che il Veneto è una delle prime regioni italiane per consistenza della popolazione straniera: quinta nel 2013 con 104 stranieri ogni mille abitanti. Di conseguenza, la regione è una delle prime per l’incidenza di lavoratori stranieri sul totale degli occupati: nel 2013 il Veneto accoglie quasi 255.000 lavoratori stranieri, assorbendo circa l’11% dei lavoratori immigrati in Italia e incidendo per il 12,2% sulla totalità degli occupati residenti nella nostra regione, oltre cinque punti percentuali in più del dato del 2005. Con la crisi le differenze già esistenti tra cittadini locali e stranieri sono aumentate: più forte l’impatto negativo sull’occupazione immigrata che quella italiana e più nelle aree del Nord che in quelle del Sud. Sebbene nel 2013 neL Veneto, precisa una nota, si assottiglia la differenza nel tasso di occupazione, rimangono rilevanti i gaps fra stranieri e italiani perquanto riguarda il tasso di disoccupazione e le condizioni contrattuali. Meno gli immigrati assunti con un contratto a tempo indeterminato e decisamente più elevato il tasso di disoccupazione che in Veneto risulta pari al 14,3% per gli immigrati contro il 6,6% per gli italiani. Inoltre, gli stranieri hanno professioni di qualifica mediamente bassa che si riflette sui livelli salariali: in Italia la retribuzione media mensile degli stranieri è inferiore a quella degli italiani di 230 euro. Migliore la situazione in Veneto che presenta il più basso squilibrio dello stipendio fra italiani e immigrati fra le regioni, appena 100 euro, e sono anche meno le persone che prendono al di sotto dei 1.000 euro al mese.