Nei primi nove mesi del 2016, nel mondo sono state vendute 496,5 mila macchine movimento terra, 5 mila in meno (-1%) rispetto allo stesso periodo del 2015. La flessione riguarda soprattutto il primo trimestre, mentre nei mesi seguenti si nota una maggiore stabilizzazione complessiva. Da gennaio a settembre si distinguono i mercati emergenti di Cina (+8%) e India (+31%) e la buona performance dell’Europa occidentale (+11%). Battuta d’arresto, invece, per Nord America (-3%) e Giappone (-24%). A certificare l’andamento delle vendite in termini di unità è l’Outlook SaMoTer-Veronafiere, l’osservatorio sul settore construction realizzato in collaborazione con Prometeia – azienda di consulenza e ricerca economica internazionale – e con il contributo informativo di Unacea, l’associazione delle aziende italiane di macchine e attrezzature per costruzioni. I dati sono stati illustrati alla Fiera di Verona, in occasione del terzo SaMoTer Day: evento di formazione ed orientamento sulle opportunità e tendenze del mercato dell’edilizia e delle macchine per costruzioni nel mondo e in Italia (www.samoter.it). Per quanto riguarda il dettaglio del Vecchio continente da gennaio ad agosto, Francia (+42%) e Italia (+32%) mostrano incrementi di vendite a doppia cifra; bene anche Belgio (+14%), Germania (+14%) e Spagna (+10%). Segno meno per il Regno Unito post Brexit, in calo del 12 per cento. In particolare, con undici trimestri consecutivi di incremento, l’Italia consolida la ripresa che tuttavia deve ancora recuperare le perdite di un settore che a seguito della crisi economica del 2008 ha subito una contrazione di oltre l’80 per cento. Nel Paese i contributi più rilevanti sono arrivati dalle vendite di miniescavatori e sollevatori telescopici. Una tendenza che trova riscontro anche a livello a mondiale, con le vendite globali di miniescavatori in crescita del 5% e una quota di mercato che ormai ha raggiunto il 23%, di poco inferiore a quella degli escavatori cingolati (24%). Si tratta di segnali importanti in vista della 30ª edizione di SaMoTer (22-25 febbraio 2017), manifestazione triennale di Veronafiere dedicata al comparto delle macchine per costruzioni e che si svolge in contemporanea ad Asphaltica, salone dedicato a tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture viarie organizzata insieme a Siteb (Associazione italiana bitume, asfalto e strade), e Transpotec Logitec, rassegna su trasporti e logistica di Fiera Milano. Le proiezioni del centro studi Prometeia per l’Osservatorio SaMoTer-Veronafiere stimano una leggera ripresa (+2%) nell’ultimo trimestre, che dovrebbe assestare a 625.7mila unità (-0,4%) il totale delle macchine movimento terra vendute a livello globale. Una stagnazione di mercato dovuta anche al ridimensionamento degli investimenti nel settore costruzioni e quindi della propensione all’acquisto di nuovi macchinari. A fine anno sarà l’Europa occidentale a fornire il contributo più rilevante alla domanda mondiale di macchine e tecnologie, risalendo al 26,6% delle quote del mercato mondiale dopo il minino toccato nel 2010 con il 18,8 per cento. Dopo 5 anni di calo torna a salire anche la quota della Cina che dovrebbe chiudere l’anno al 13,6%, restando tuttavia ben lontana dal picco del 35% raggiunto nel 2010.
Secondo le stime del rapporto, il prossimo sarà un biennio positivo per le vendite di macchine movimento terra a livello mondiale, con un ritorno alla propensione delle aziende ad investire più in linea con la media storica: un trend che dovrebbe consentire di raggiungere le 863mila unità nel 2018, con una variazione del +38% sul 2016. Tra i mercati emergenti, nel biennio si distingueranno quelli dell’America Latina (+61%), Europa centro-orientale (+55%), India (+33%) e Cina (+27%). Tra quelli “maturi”, in crescita Giappone (+57%), Nord America (+53%) ed Europa occidentale (+12%). In questo quadro l’Italia delle macchine movimento terra continua il lungo il percorso di recupero avviato nel 2014 e toccherà le 15.600 unità vendute nel 2018, in aumento del 37% sul 2016 e con una quota di mercato del 10% a livello europeo.

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