Un convegno svoltosi al Centro pastorale di Bolzano su iniziativa dell’Euregio. L’occasione è stata per firmare un protocollo di intesa che regola la futura cooperazione delle amministrazioni dei tre territori così come dei “Comitati per la cultura architettonica ed il paesaggio”. Ai lavori gli assessori, Richard Theiner (Alto Adige), Johannes Tratter (Tirolo) e Carlo Daldoss (Trentino). E’ stato concordato il ruolo dei Comitati per la cultura architettonica ed il paesaggio per i Comuni, nell’ottica della necessità di comprendere se questi rappresentino un ausilio per il processo decisionale. Inoltre ci si è chiesti come si possa raggiungere l’obiettivo di un miglioramento della qualità della cultura edilizia nei nostri territori. In occasione del decimo anniversario dalla nascita del Comitato per la cultura architettonica e del paesaggio i relatori e i partecipanti a questa giornata hanno cercato, tanto nelle relazioni ufficiali, quanto attraverso il programma collaterale pomeridiano che prevedeva una visita a diverse costruzioni bolzanine, proprio la risposta alle domande poste in precedenza. “Le proposte del Comitato non sono vincolanti e nessuno è tenuto a sottoporre un progetto di costruzione al Comitato stesso – ha detto l’assessore Richard Theiner – Le prese di posizione più che come regolamenti, vanno intese come idee per migliorare il progetto. Inoltre la consulenza viene fornita gratuitamente e su base volontaria”. Dalla data della sua fondazione il Comitato ha fornito 463 pareri. Circa i 2/3 dei progetti erano pubblici; un terzo invece proveniva da costruttori privati. In media vengono quindi valutati 60 progetti all’anno in Alto Adige. Il Comitato fornisce consulenza a Comuni, costruttori e progettisti nell’ambito di progetti complessi – per le caratteristiche o la grandezza – e si compone di tre architetti di fama internazionale che non vivono e lavorano però in Alto Adige e ciò consente di garantire una analisi neutrale dei progetti. L’architetto Gion Caminada dello studio ETH di Zurigo, che ha fatto parte per molti anni del Comitato per la cultura architettonica altoatesina, ha sottolineato la necessità di lavorare perché, anche attraverso le differenze, sia mantenuta una attenzione sincera verso il paesaggio. “Questo è il modello che l’Alto Adige ha scelto dieci anni fa”, così l’assessore Theiner. Nel frattempo anche i territori vicini, Trentino e Tirolo si sono dotati di Comitati simili. “Per questo è nata la comune necessità di esprimere la consapevolezza che il paesaggio alpino rappresenta un mondo particolare, del buon mantenimento del quale siamo responsabili. Anche l’Assessore Johannes Tratter del Bundesland Tirol ha ribadito l’importanza di una cultura dell’edilizia condivisa nell’Euregio: “Un riconoscimento dei nostri tradizionali punti di forza, quelli che caratterizzano in maniera peculiare i nostri territori, ed anche una apertura alle sfide del nostro tempo, non sono obiettivi in contraddizione tra loro”.

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