A Parma in un convegno di sindaci sono emerse chiare idee dalle città per cambiare il futuro del Paese: è quanto avvenuto 48 ore fa in occasione di un incontro organizzato dal Comune, con il patrocinio dell’ANCI. I dati dicono che nel 2016 i sindaci sono le figure nelle quali i cittadini ripongono maggiore fiducia e prima che rappresentanza politica di un partito o di una coalizione di governo, sono sempre più l’istituzione a cui i cittadini guardano principalmente per trovare risposte a bisogni e aspettative. Il convegno ha avuto come titolo: “L’Italia dei sindaci – buone idee dalle città per cambiare il futuro del paese”, durato 4 ore presso la Camera di Commercio. Protagonisti di questa riflessione a voce alta, aperta alla partecipazione dei cittadini, oltre che degli amministratori interessati, 8 sindaci, alcuni di città importanti altri di piccoli comuni, di diversa provenienza politica, accomunati dalla volontà di confrontarsi per contribuire ad elevare il livello di vita delle loro comunità: insieme a Federico Pizzarotti al tavolo dei relatori i sindaci Luigi De Magistris (Napoli), Flavio Tosi (Verona), Giuseppe Sala (Milano), Giorgio Gori (Bergamo), Luigi Brugnaro (Venezia), Roberto Pella (Valdengo) e Paolo Erba Malegno). “Il nostro obiettivo – ha detto il sindaco di Parma Pizzarotti – è quello di valorizzare la “politica del fare” raccontando le difficoltà che si vivono ricoprendo oggi il ruolo del Sindaco. La globalizzazione prima e la crisi poi hanno definitivamente cambiato lo scenario mondiale. Il Paese deve necessariamente ripensare il suo modello socio economico e lo può fare partendo proprio dalle città e dalle loro peculiarità, con l’auspicio che questo apra una riflessione sul rapporto tra il centro (Roma) e le periferie (le città)”. Dopo i lavori iniziali con i saluti di Pizzarotti e del Coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi Marco Boschini, ci sono stati gli interventi dei sindaci relatori su argomenti specifici preventivamente concordati, tenendo conto delle espressioni dei territori di provenienza. A Parma, ad esempio, il sindaco di Venezia (al centro nella foto) ha parlato dei migranti. “Nel Mediterraneo dovremmo fare un blocco navale umanitario fuori dai confini dell’Africa”, così da riuscire a salvare le persone ma riuscire anche a individuare chi possa, eventualmente, entrare in Italia o chi debba essere rimandato indietro, ha detto Luigi Brugnaro. Di fatto, ha osservato riferendosi ai flussi migratori, “sarebbe meglio trovare accordi diplomatici” con Paesi come la Libia, “ma oggi non abbiamo questa possibilità. Siamo diventati un traghetto. Ci vorrebbe un blocco navale umanitario: i barconi vanno intercettati, bloccati gli scafisti e salvate, aiutate e rifocillate le persone. Sulle navi – ha proseguito – ci dovrebbero essere dei funzionari che valutano e decidono chi possa entrare” e chi debba essere “riportato sulle proprie coste. Ci saranno sei mesi di confusione – ha concluso il veneziano Brugnaro – ma tempo sei mesi e i barconi non partono più”. Come è stato ribadito pubblicamente l’incontro di Parma non ha avuto alcuna attinenza con altre tematiche di attualità politica, ne con il prossimo referendum, né con imminenti scadenze elettorali, ha voluto invece offrire utili spunti sia agli amministratori che ai cittadini per conoscere come si svolge il difficile mestiere di sindaco.

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