Dopo il danno, la beffa. E’ inviperito Bruno Martino, titolare dell’etichettificio Novarex e delegato Confindustria per il comune di Martellago (Venezia). L’imprenditore ha spiegato i fatti: “solo giovedì 17 novembre, grazie ad un semplice cartello appeso ad un palo della luce, abbiamo appreso che il giorno successivo sarebbe stata sospesa l’energia elettrica dalle ore 8.30 alle ore 14.45; abbiamo verificato con una telefonata e ci hanno confermato che si trattava di manutenzione programmata anche se non lo sapevamo. Abbiamo quindi dovuto provvedere, d’urgenza, a mettere in ferie il personale, essendo impossibile la produzione”. Prima domanda: “è possibile che, nel 2016, un avviso fondamentale per un’attività produttiva sia delegato ad un semplice cartello? Una mail od una telefonata effettuate per tempo costano troppo? E sì che ci si vanta di “customer satisfaction”? Non solo: “dopo aver creato un grande disagio ed un evidente danno produttivo, la corrente elettrica non è stata tolta perchè, mi è stato detto, la mia azienda probabilmente non rientrava sulla linea in manutenzione. Il cartello affisso e che ho (nella foto), indicava però via Castellana 86 C, cioè noi. A questo punto, le mie domande sono semplici: “perchè questa sospensione programmata di energia elettrica non è avvenuta, come generalmente accade dove esistono insediamenti produttivi, nei fine settimana proprio per evitare pesanti conseguenze alle produzioni”? “Non è che dovrò nuovamente sospendere la produzione, visto che oggi non sono stati svolti i lavori annunciati? Per concludere: senza avventurarmi in richieste di risarcimento senza esito, qualcuno mi manderà una lettera di scuse? Devo attendermi un piccione viaggiatore”?

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