Il ruolo delle Ville Venete nella Grande Guerra, è un’iniziativa presso alcuni edifici storici di straordinaria bellezza e contenitori d’arte. Dall’11 aprile al 23 maggio sono in programma quattro incontri, rispettivamente a Bassano del Grappa (Vicenza) – Villa Cà Rizzo Luca, Fumane (Verona) – Villa della Torre, Santa Maria di Sala (Venezia) – Villa Farsetti, e Sedico (Belluno) – Villa Patt. Durante ogni appuntamento si svolgeranno visite guidate e un momento di approfondimento con letture e musiche per ricordare quei giorni e riflettere sulle testimonianze che sono giunte fino a noi (ingresso gratuito previa prenotazione). L’iniziativa ha l’obiettivo di presentare, attraverso delle visite guidate e dei momenti di approfondimento, il ruolo che questi fiori all’occhiello del patrimonio storico, artistico e paesaggistico regionale, hanno assunto durante il primo conflitto mondiale. Da centri amministrativi della produzione agricola a residenze estive della nobiltà veneta tra il XV e il XIX secolo, moltissime Ville Venete nel corso della Prima Guerra Mondiale acquisirono nuove funzioni divenendo sedi di comando di corpi d’armata, ospedali militari e luoghi di ricovero. Il ruolo delle Ville Venete nella Grande Guerra – iniziativa organizzata da Fondazione Aida su progetto del prof. Gianni Moriani, con il sostegno della Regione Veneto, nell’ambito del programma per le commemorazioni del centenario della Grande Guerra, e di Pixartprinting – ha la finalità di presentare al pubblico il ruolo che queste hanno assunto durante il primo conflitto mondiale. Secondo vicepresidente della giunta veneta e assessore alla cultura – il progetto rientra nelle iniziative per il Centenario della Grande Guerra. Abbiamo cercato di mettere in piedi un progetto completo, per abbracciare tutto il Veneto che tanta parte ha avuto negli eventi bellici del 1915-18. Si tratta di un pacchetto complessivo che, oltre all’aspetto di carattere strutturale, è strettamente collegato a quello dell’incentivazione di un turismo culturale della Grande Guerra che può e deve diventare un’occasione di valorizzazione del nostro territorio.

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